(ASI) Un pari brodino in un pessimo girone di ritorno che, probabilmente, costerà lo scudetto all'Inter. Il Torino si risveglia contro l'Inter, aiutato anche da una pessima prova dei nerazzurri. L'undici di Inzaghi riesce nell'impresa di gettare alle ortiche un campionato che sembrava in discesa. Nell'Inter si salva solo Sanchez. Gli altri tutti bocciati, Inzaghi su tutti. Il mister ha sbagliato completamente l'approccio alla gara e non è la prima volta. Le sue squadre ogni anno calano nel girone di ritorno e non può essere un caso.
Primo tempo. Apatico, spento, nonostante Berisha salvi in almeno due occasioni. Brozovic è assente per infortunio e la sua assenza si sente tutta. Ranocchia non è De Vrji e si vede. Il Torino va in vantaggio con Bremer su calcio d'angolo e amministra senza particolari affanni. Sua la metà campo, suo il controllo. Non pervenuti Barella e Vecino.
Secondo tempo. Fuori Perisic e Bastoni - ammonito - per Gosens e Dimarco. Dimarco si mangia un gol, un altro lo fallisce Dzeko, poi Gosens e Handanovic evitano il 2-0. Inzaghi inserisce Vidal e Sanchez per Lautaro e Vecino - pessima la partita dei due - con il tentativo di destare l'Inter dal torpore. Correa è l'ultima carta del tecnico, ma anche il suo ingresso non sposta nulla. C'è spazio per un'altra azione da gol fallita da Dzeko e per l'assist - buono almeno quello - del centravanti bosniaco per Alexis Sanchez che la riprende nel recupero. Un punto che, molto probabilmente, aumenterà i rimpianti per uno scudetto che sta volando via. Servirà cambiare passo e concludere la stagione in maniera differente.
Il simpatico buffetto. L'unica sufficienza per Alexis Sanchez. Bravo il cileno a capitalizzare al meglio l'assist di Dzeko.
Le rasoiate. Detto che l'attaccante cileno è l'unico sufficiente, la palma del peggiore spetta a Inzaghi. Il pessimo girone di ritorno - sconfitte contro Milan e Sassuolo, pari contro Genoa e Torino - potrebbe costare il tricolore.