(ASI) Serie A sempre più povera di spettatori, il crollo degli amanti del calcio allo stadio sta diventando un problema serio. I primi dati provenienti dalle prime due giornate riscontrano una tendenza negativa confrontando i numeri della scorsa stagione, dove sempre nelle prime due giornate c'è stato un calo complessivo del 5%.
Mentre se il confronto lo facciamo con due campionati fa è del 9%. Il numero di spettatori nelle prime giornate è stato di 426.338 mentre i biglietti invenduti sono stati 405.549(dati di Football italia). Cifre che non aiutano le piccole società che traggono buona parte dei profitti dai biglietti e abbonamenti, impoverendo sempre di più il sistema economico. Dov'è la radice del problema? Non è nuovo l'argomento degli stadi. Le strutture sportive Italiane sono vecchie e non a norma, creando problemi di costi ai comuni che ne gestiscono le spese, e alle società che "prendono in prestito" la struttura. Oltretutto i comuni devono anche gestire la sicurezza, altra spina nel fianco, in quanto sono molte le falle che si vengono a creare, portando insicurezza alle famiglie che vogliono portare i propri bambini a una partita di calcio. La Juventus, L'Udinese e Sassuolo sono gli unici esempi del nostro paese. Prendendo spunto dal sistema Inglese e Tedesco, costruirsi uno stadio di proprietà comporta solo vantaggi e benefici economici, ma anche di sicurezza, stimolando la gente ad entrare allo stadio. Esempi che devono essere adottati da tutte le società professionistiche e che la FIGC ha il compito di promuovere, permettendo così al calcio italiano un rilancio importante per ritornare ai livelli di una volta.
Carlo Sampogna - Agenzia Stampa Italia