(ASI) Frosinone. L’anticipo della 35a giornata tra Frosinone-Palermo delle ore 12.30 fa calare il sipario nel modo più brutto per i canarini. La sconfitta da parte dei siciliani fa tornare dopo un anno di serie A, nei cadetti il Frosinone. Nulla è valso il fattore campo, perché contava solo vincere. Altri risultati non sarebbero serviti a nulla.
Un anno comunque straordinario per l’impresa condotta dagli uomini di Stellone per la storica promozione in serie A, ma un anno da cui vanno fatte tante analisi. E con i ma ed i sé non si fa la storia. Una stagione sfortunata per i troppi torti arbitrali in primis, i poteri forti che hanno digerito male il Frosinone in A e non per ultimo ma che deve far riflettere e molto la società una rosa non all’altezza della massima serie. Una rosa monca di qualità e quantità e i risultati si sono visti. Un dato su tutti: 70 gol subiti con la sconfitta con il Palermo, peggiore difesa del campionato. Tanti i rimpianti.
Per tornare alla cronaca, Stellone ha defezioni importanti come l’infortunio di Sammarco, Chibsah e Ajeti squalificati e Dionisi non al meglio che parte dalla panchina. Il Palermo non sta meglio complice il clima all’interno dello spogliatoio. Stellone che propone il 4-3-3 mentre Ballardini schiera un 4-3-1-2. Tifosi encomiabili come sempre che incitano sin dal riscaldamento i propri giocatori vista l’importanza della gara. Partiamo col dire che i primi 45’ minuti della gara sono stati brutti e senza occasioni da rilevare, sintomo della posta in palio per entrambe le squadre. Un Frosinone molto contratto, senza una manovra di gioco per una squadra che gioca in casa e che si gioca una finale per la permanenza nella massima serie. Il secondo tempo invece la svolta, un Palermo che ci crede di più essendo già pericoloso dai primi minuti. I canarini stentano dando campo ai siciliani. La gara in certi frangenti si anche dura con Rocchi che deve metterci del suo per riportarla alla tranquillità. Purtroppo in questa annata disgraziata quando commetti errori la paghi. Il Palermo più furbo va in vantaggio con Gilardino, con l’esultanza dei 200 tifosi arrivati dalla Sicilia. I ragazzi di Stellone non si compongono, ci credono anche sotto l’incitamento costante dei tifosi, creando tre occasionissime sotto porte non sfruttate. Girandola di cambi con Stellone che tenta il tutto per tutto inserendo Tonev, Longo e Dionisi, mentre Ballardini inserisce Trajkovski che dopo alcuni minuti dall’entrata trafigge i canarini per il 2-0 che taglia le gambe ai padroni di casa. Dopo 5’ minuti di recupero Rocchi di Firenze fischia la fine della partita e la fine della permanenza del Frosinone in serie A. A poco servono gli scongiuri bisogna essere realisti e la realtà, cruda purtroppo, è questa. Lo hanno capito i tifosi chiamando giocatori e Stellone sotto la curva urlando: “Grazie ragazzi, grazie ragazzi”, consapevolezza che il sogno è sfumato.
Frosinone (4-3-3): Leali, Russo (15’ st Tonev), Gori, Blanchard, Gucher ( 18’ st Dionisi), Ciofani D., Soddimo, Kragl, Paganini, Pavlovic (23’ st Longo), Rosi. Allenatore: Roberto Stellone
A disposizione: Zappino, Bardi, Crivello, Ciofani M., Sammarco, Carlini, Pryyma, Frara
Palermo (4-3-1-2): Sorrentino, Rispoli, Andelkovic, Hiljemark, Gilardino (33’st Chochev), Gonzalez, Cionek, Vazquez, Quaison (35’st Jajalo), Maresca (30’ st Trajkovski), Morganella. Allenatore: Davide Ballardini
A disposizione: Posavec, Alastra, Goldaniga, Lazaar, Bentivegna, Balogh, Cristante, Pezzella, Djurdjevic
Arbitro: Rocchi di Firenze, assistenti: Vuoto di Livorno e Marzaloni di Rimini. Quarto uomo: Longo di Paola. Addizionali: Irrati di Pistoia e Di Paolo di Avezzano
Marcatori: Gilardino e Trajkovski
Recupero: 1’ pt, 5’ st
Davide Caluppi - Agenzia Stampa Italia