(ASI) Frosinone. Troppo brutto per essere vero il titolo dell’articolo. Purtroppo un altro titolo era difficile da pensare dopo lo 0-0 di Frosinone-Atalanta della seconda giornata di ritorno. Un pareggio che ai canarini non serve a nulla e che ingarbuglia ancora di più la classifica.

A fine partita mentre la Curva Nord applaude i giocatori, in altri settori si alzava forte la contestazione dei tifosi. Stellone punta sul 4-3-3, con sette novità viste le indisponibilità di Gucher, Diakité ad un passo dalla Sampdoria, Rosi ancora non al meglio. Il trio d’attacco vede la presenza di Paganini vicino Dionisi e Daniel Ciofani. Reja conferma il suo 3-5-2, anche lui con molte defezioni. Il neo arrivato Diamanti siede in panchina, con Grassi ad un passo dal Napoli non convocato. Il Frosinone parte subito aggressivo perché sa di dover fare la partita a tutti i costi. All’11 dalle parti di Leali si affacciano gli orobici con tiro di Monachello di poco a lato. Molto impegno dei gialloazzurri ma troppe idee confuse con lanci lunghi che non sortiscono effetto. E questo sarà lo spartito della partita come già da alcune settimane a questa parte. Squadra molle, paurosa, senza grinta. Al 23’ ci prova Chibsah con il pallone bloccato da Sportiello. Al 27’ invece acuto dell’Atalanta con spettacolare rovesciata di Kurtic, palla di poco fuori alla sinistra di Leali.
Al 33’ l’occasione più ghiotta per il Frosinone che non la sfrutta: punizione di Pavlovic, la palla finisce sul destro di Dionisi che tira a mezzo metro dalla porta. E questi palloni vanno messi dentro. Occasioni che danno l’idea del momento nero dei canarini. Al 45’ Atalanta pericolosa in contropiede, ma Gomez e Monachello sprecano. Primo tempo noioso e brutto. La ripresa sarà lo stesso spartito con due squadre confuse e senza idee. Il primo quarto d’ora infatti scivola via senza emozioni. Gli uomini di Stellone comandano le operazioni ma gli errori che commettono sono troppi in fase di costruzione. Il tecnico romano si gioca la carta Soddimo al posto di Paganini per dare quella brillantezza in più in campo. La mossa non dà i risultati sperati, come l’innesto di Longo al posto di uno spento Daniel Ciofani. Reja si gioca la carta Diamanti. All’86’ Gomez mette paura al Frosinone con un tiro da pochi passi che finisce all’esterno della rete. Negli ultimi minuti i bergamaschi spingono di più vista la stanchezza dei canarini. Dopo 5’ minuti di recupero Valeri mette fine alla partita. Un pareggio che accontenta solo Reja ma che al Frosinone pesa molto. In sala stampa il tecnico Roberto Stellone, malgrado lui e qualche giocatore, vede positivo dicendo che: “E’ stata una partita dove nel primo tempo siamo stati bravi a chiuderli ed abbiamo avuto tre occasioni, mentre nel secondo tempo è venuta fuori l’Atalanta. Di positivo c’è l’impegno dei ragazzi, ma volevamo ottenere i tre punti”. Poi una domanda sul mercato: “Ne ho parlato con la società e qualcosa arriverà sicuramente”.
Sulla sponda atalantina a parlare è mister Reja che dice: “C’è poco da commentare, il Frosinone ha preparato la partita con aggressività, noi negli ultimi dieci minuti potevamo anche vincerla. Abbiamo centrato l’obiettivo”.
Frosinone: (4-3-3): Leali, M. Ciofani, Blanchard, Ajeti, Pavlovic, Gori, Chibsah (41’ st Kragl), Sammarco, Paganini (18’ st Soddimo), D. Ciofani (32’ st Longo), Dionisi. Allenatore: Stellone
A disposizione: Zappino, Gomis, Rosi, Bertoncini, Russo, Gucher, Frara
Atalanta (3-5-2): Sportiello, Masiello, Toloi, Cherubin, Raimondi (33’ st Conti), Migliaccio, De Roon, Kurtic, Dramè, Gomez (46’ st Diamanti), Monachello (29’ st Denis). Allenatore: Reja
A disposizione: Bassi, Radunovic, Djimsiti, Bellini, Brivio, Freuler, Estigarribia, D’Alessandro
Arbitro: Valeri di Roma; assistenti: Preti di Mantova e Musolino di Taranto. Quarto uomo: Marrazzo di Tivoli. Addizionali: Di Bello di Brindisi e Di Paolo di Arezzo
Angoli: 5-1 per il Frosinone
Ammoniti: al 29’ pt Gori, 40’ pt Kurtic, 42’ pt Ajeti,

Davide Caluppi - Agenzia Stampa Italia

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