Calcio Serie A. Roma il black out è totale... Neanche con il fanalino di coda Parma riesce a vincere, prime critiche per Garcia

(ASI) ROMA - Stanno finendo le scuse... Garcia non sa più con chi prendersela. La Roma in casa non sa più vincere: Garcia da buon masochista, prova a farsi male da solo, denotando limiti sia caratteriali che di fondamentale ed allora fa partire titolari sia Gervinho che Doumbia,

facendo fare, specie al nuovo arrivato una figura assolutamente barbina. I due ebri di gioia per la Coppa d'Africa appena conquistata, dimostrano uno stato fisico e mentale approssimativo eppure rimangono in campo, 90' Gervinho, 85' Doumbia. E così il Parma rassegnato, chiuso e neanche tanto ordinato, porta via un punto utile forse solo per la Juventus, visto che se la scadenza di lunedì 16, non verrà rispettata, per i pagamenti della prima tranche di stipendi, i libri finiranno in tribunale e potrebbero addirittura cancellare anche questo pari strappato alla Roma. La partita è stata bruttina, comandata dalla Roma in maniera abulica, senza idee e con ritmi da spiaggia con la speranza che uno dei talenti in campo, risolvesse in qualche modo la partita. Oggi però le pile per molti erano scariche e ne è uscita fuori una prestazione imbarazzante, con il mister che ha atteso tantissimo per modificare qualcosa. C'è voluta la verve di Verde per accendere un pochino la luce ed alla fine le occasioni si contano sul palmo di una mano. Prima Cole colpisce la traversa esterna, poi Verde lanciato da Sanabria, un altro entrato tardivamente, forse per l'emozione, forse per la foga, calcia altissimo da posizione comodissima. E così si finisce con la Sud che fischia irrimediabilmente verso i propri beniamini. Giocattolo rotto? Gli ultimi risultati dicono di si...

LE PAGELLE DEI GIALLOROSSI

DE SANCTIS sv Prova a fare un pasticciaccio in coabitazione con Yanga-Mbiwa, ma il giocatore afro-francese alla fine rimedia... Per il resto guarda il match dal campo, come fanno molti dei suoi compagni. Ma lui è scusato, gli altri no.
FLORENZI 6 Spinge e ci mette l'anima, ma concretezza 0. Calcia angoli e qualche punizione a ripetizione, con risultati scadenti. In conferenza ammette: "Non so più qual è il mio ruolo". Un altro ringraziamento a mister Rudi.
MANOLAS 6 Guardare Belfodil per lui è come controllare un chiwawa, legato ad un guinzaglio d'acciaio. Poca fatica. zero sofferenze. Queste ultime arrivano quando è costretto ad impostare perchè Donadoni lo lascia fare solo a lui e Yanga.
YANGA-MBYWA 6 Difensivamente senza (quasi...) sbavature. Impostare non è il suo forte e lo si sa. Peccato che si impappini nel primo tempo in area avversa, dopo un rimpallo fortunoso, che gli consegna la palla buona davanti la porta.
COLE 6,5 Nel grigiore generale, con ritmi da spiaggia, lui ci sa ancora andare. Prova a spingere con continuità e poi fa in tempo anche a rientrare visto che le ripartenze del Parma sono approssimative. Colpisce la traversa esterna nel finale di testa e l'azione dopo si pappa il gol di sinistro.
NAINGGOLAN 6,5 E' un mediano e quindi la sua prova da mediano è ottima, con corse in avanti ed indietro senza soluzione di continuità. A tirare poi ci prova sempre lui ed è qui che nasce la differenza rispetto alla scorsa stagione, sintomo di una preparazione fisica non convincente, che gli toglie lucidità.
DE ROSSI 5 Guarito dall'infortunio. Questa è l'unica nota positiva, di questa giornata di campionato. Sbaglia tanto, o meglio tutto quello che si può, fino al momento di lasciare il campo.
Dal 13' st. VERDE 6,5 Voglia, freschezza e vitalità ci sono. Sfrontatezza pure infatti prova anche numeri di alta scuola, che spesso gli riescono. Al 93' però sbaglia stop ed occasione con l'angolo di porta aperto. La differenza tra un emergente con qualità ed un giocatore affermato. Ma il tempo sta dalla sua parte. Si farà...
KEITA 5,5 Va bene che ha alzato trofei in successione in quel di Barcellona, è vero che quando Guardiola voleva capire lo stato d'animo della sua squadra lo guardava negli occhi, ma se uno un ruolo non ce l'ha, non ce l'ha. Farlo giocare interno nei tre di centrocampo adesso in queste condizioni atletiche di squadra e personali, è un suicidio tattico, specie in un momento in cui la squadra non gira e tutti i difetti si acuiscono. Esce De Rossi, si mette in mezzo e respira ossigeno.
LJAJIC 6 Sfortunato nel primo tempo quando con un guizzo trova le gambe di Lucarelli sulla linea a respingergli il tiro a botta sicura. Fa tutto bene fino al momento di tirare in porta. E' comunque in quelle giornate in cui sembra pensare: "Vorrei ma non posso".
Dal 32'st. PAREDES 6 Poco tempo per lui ma tanto basta per vedere grinta e volontà. Fossimo in lui chiederemmo al mister perchè gioca così poco. Misteri d'oltralpe.
DOUMBIA 5 Voto di stima e per il curriculum... Garcia lo manda in campo dopo mezzo allenamento, in condizioni impossibili anche per un match del dopo lavoro. Rinfrescare e ripresentare tra una mesata please.
Dal 40'st. SANABRIA sv Non ha praticamente neanche il tempo di allacciarsi gli scarpini che l'arbitro fischia la fine ed il pubblico fischia la squadra. Lui tocca un pallone e lo offre a Verde che potrebbe far gol. Il problema è che il suo compagno non lo fa. Ma lui si fa notare.
GERVINHO 5,5 Il primo tempo ha ancora la trombetta in bocca per i festeggiamenti della Coppa appena conquistata, ma sta in campo e prova a fare quello che più gli riesce, correre. Nella ripresa sale un pò di tono, ricordandoci l'importanza di questo tipo di giocatore per la squadra. Bentornato.
GARCIA 4 Il vero sconfitto di questa giornata. Ha finito gli alibi, ma prova a parlare lo stesso di buona intensità nella ripresa, quando dovrebbe provare a spiegare perchè in 90' più recupero, una squadra con 37 punti meno della Roma, esce dall'Olimpico, con il proprio portiere illibato e costretto a fare una sola parata degna di nota. Le sue colpe: mette in campo i due ivoriani in condizioni pessime (ma chi l'ha diretto l'allenamento di ieri a Trigoria? Passi Gervinho, ma possibile il buon Rudi non abbia notato un Doumbia così indietro?). Cambio di modulo tardivo, visto che i tre in mezzo annaspavano chi in debito di ossigeno (De Rossi), chi fuori ruolo (Keita), passando dal 4-3-3 al 4-2-3-1 inserendo Verde per De Rossi. Dopo un primo tempo soporifero, fa trascorrere altri 13' della ripresa prima di tentare di correre ai ripari. Sanabria per Doumbia all'85' è incomprensibile. Si attendono cinguettii da casa Garcia...

Fabio Marracci – Agenzia Stampa Italia

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