(ASI) Quest'11° giornata di serie A che ha visto Juventus e Napoli ridurre il ditacco dalla capolista Roma, fermata in casa del Torino dopo 10 vittorie consecutive, ci ha offerto vari spunti per quest'appuntamento settimanale con la rubrica TOP&FLOP.
I TOP
VERONA: 6 partite casalinghe e 6 vittorie. Che i veneti potessero avere le carte in regola per potersi candidare al ruolo di outsider lo si sapeva, ma una partenza così francamente non se l'aspettava nessuno. Merito di Mandorlini, che ha dato alla squadra un identità di gioco e un equilibrio tattico ben definiti, merito della dirigenza, che ha costruito una squadra all'altezza della categoria, piazzando innesti di spessore. Luca Toni per esempio, alla veneranda età di 36 anni si sta mantenendo su standard di rendimento che sembravano impensabili, il centravanti ex Bayern ha già realizzato 5 reti e confezionato un infinità di sponde per i compagni. E poi c'è Iturbe, gioiellino classe '93 arrivato in prestito dal Porto, che con le sue accelerazioni e i suoi dribbling crea sistematicamente superiorità numerica destabilizzando le difese avversarie. Altrettanto importante è stato l'innesto di Romulo, l'ex viola può giocare sia in mediana che terzino, il mix di qualità e quantità che assicura nei 90 minuti si è finora rivelato fondamentale per i gialloblu.. Il tutto senza togliere meriti ai protagonisti della promozione dello scorso anno, i vari Jorginho, Martinho, Juanito Gomez e Rafael, i quali non sembrano aver accusato il salto di categoria, anzi il loro rendimento sembra addirittura migliorato. Insomma se il Verona è a quota 19 dopo soli 11 turni, non è certo frutto del caso..
DOMENICO BERARDI (SASSUOLO): Nessuno prima di Domenico Berardi era riuscito nell'impresa di realizzare una tripletta in serie A a 19 anni e 96 giorni. A rendere ancor più sfizioso il record dell'attaccante del Sassuolo è il dato che riporta che neanche negli altri 4 principali campionati europei (Liga, Bundesliga, Premier League e Ligue 1) alcun giocatore era riuscito nell'impresa. Se ai dati personali si aggiunge che le sue 3 reti hanno fruttato al club emiliano la prima vittoria esterna nel massimo campionato, le proporzioni della super prestazione di Berardi aumentano ancor di più. D'altronde siamo di fronte ad uno dei più fulgidi talenti del nostro calcio, dotato di una classe fuori dall'ordinario, abilissimo nell'uno contro uno ed estremamente lucido sotto porta. Insomma, la giornata di ieri ha sancito la consacrazione di uno dei maggiori prospetti del panorama calcistico continentale, c'è di che esserne fieri..
CALLEJON (NAPOLI): Che l'esterno offensivo spagnolo fosse forte si sapeva, ma nessuno si sarebbe aspettato un tale impatto in un campionato difficile come il nostro. Callejon, fortemente voluto da Benitez, è divenuto una pedina fondamentale dello scacchiere partenopeo, che non può prescindere dal suo apporto in termini di reti, corroborato da grande intelligenza tattica e notevole abilità nei movimenti senza palla. Se in estate 9,5 milioni investiti dalla dirigenza campana per assicurarselo sembravano eccessivi, 14 presenze e 7 reti dopo paiono un inezia rispetto all'effettivo valore dell'ex Real.
I FLOP
UDINESE: Dopo il brutto 3-0 casalingo subito contro l'Inter di Mazzarri, Francesco Guidolin ha apertamente dichiarato: "è difficile mantenere alte le motivazioni in ragazzi che da 3 o più stagioni fanno parte dello stesso gruppo". Oltre alle motivazioni però c'è di più; Di Natale è incappato in un preventivabile e fisiologico calo di rendimento, Muriel, pur avendo le stimmate del fuoriclasse, non riesce a trovare continuità di prestazioni e i vari Pereyra, Danilo e Basta, paiono aver subito un involuzione rispetto alle stagioni scorse.. Risultato? Udinese decima in classifica, con soli 13 punti conquistati nelle prime 11 giornate..
BALOTELLI: Snervante. Questo l'unico aggettivo consono all'ennesima brutta prestazione di super Mario. L'eccessiva pressione dei media nei suoi confronti non è sufficiente a giustificare il drastico calo di rendimento di Balotelli, che dopo le pessime prestazioni contro Parma e Lazio, si rende protagonista di un match imbarazzante a San Siro contro la Fiorentina. Mai incisivo, sempre fuori dal gioco e mai propositivo nei movimenti senza palla, Mario si è fatto notare soltanto per la gratuita spinta rifilata a Neto a gioco fermo, che ha indotto l'arbitro a mostrargli il giallo che lo costringerà a saltare per squaliica la trasferta di Verona col Chievo.. I tifosi rossoneri e l'Italia calcistica tutta sono ormai stufi del suo rendimento altalenante e dei suoi comportamenti, è giunto per lui il momento di cambiare drasticamente rotta e mostrare con continuità le sue enormi qualità, i bonus sono davvero finiti..
Alessandro Antoniacci – Agenzia Stampa Italia