(ASI) BERGAMO - Vittoria campale quella ottenuta dalla Roma sul campo Atleti Azzurri d’Italia di Bergamo; una partita ostica messasi subito in salita per giallorossi, già sotto dopo appena 55’’ di gioco. Ci sono voluti una ventina di minuti, in cui la formazione orobica ha anche sfiorato il raddoppio con 2 opportunità per Baselli che nel primo caso colpisce la traversa e nel secondo, vede il suo fendente uscire di poco, per ritrovare il bandolo della matassa per gli ospiti.
Scampato il pericolo la Roma si organizza, si sistema in campo e prima coglie il pari con un guizzo di Ljaijc, bravo a sfruttare un invito di Pjanic sulla sinistra, a rientrare ed infilare Sportiello sul palo lontano, poi raddoppia poco prima del riposo, sempre grazie ad una invenzione di Ljaijc devastante sulla fascia e bravo a servire un cioccolatino a Nainggolan, che tra l’altro aveva iniziato l’azione, col belga ex Cagliari che non sbaglia. Il secondo tempo fila via con l’Atalanta che prova a pareggiare e la Roma che prova a chiuderla ma l’unica occasione capita sui piedi di Moralez liberato tutto solo davanti a De Sanctis da un errore di De Rossi, col giocatore sudamericano che calcia fuori un rigore in movimento. Alla fine non sono bastati neanche i 5’ di recupero concessi dall’incerto arbitro Massa per permettere a Colantuono di portare a casa un punto.
LE PAGELLE DELLA ROMA
DE SANCTIS 5,5 Questo stadio sembra non portargli fortuna. Lo scorso anno, con un errore favorì il gol del vantaggio dei nerazzurri, quest’anno regala a Baselli il pallone del raddoppio, con il ragazzino già in orbita Juve, che spedisce sulla traversa. Da lì, con la sua squadra che cresce di tiri verso la sua porta nemmeno l’ombra.
TOROSIDIS 6 Arruffone, confusionario, ma è il primo che con la sua voglia tenta di dare la sveglia ai suoi. Per lo strano destino dei terzini romanisti di questa stagione, esce per infortunio al 3’ del secondo tempo.
Dal 48’ SOMMA 6,5 Esordio in A per questo aitante giovanotto cresciuto nel vivaio giallorosso. Prende un giallo per un fallo stupido e pericoloso su Bianchi, ma comunque ci mette voglia, grinta e personalità. In bocca al lupo per la sua carriera.
MANOLAS 7 Non sarà Benatia, specie in fase di realizzazione, ma è il pilastro di una difesa che dall’inizio dell’anno ha continuato a perdere pezzi a iosa, ultimo in ordine di tempo Torosidis. Mantiene sempre la calma anche in situazioni difficili e se sbaglia qualcosina per eccesso di sicurezza, ci mette sempre la classica pezza.
ASTORI 6 Quando dalle sue parti gravita Denis, si trova più a suo agio rispetto a quando se la deve vedere con Moralez, più piccoletto e quindi ficcante. Dorme come tutto il reparto in occasione del gol, ma quando nel finale c’è da non badare all’estetica ed allo stile, cresce di intensità, diventando molto importante.
COLE 6 Meno sbavature rispetto al solito, ma sembra proprio che il calcio italiano non riesca a digerirlo. Ci prova e gliene va dato atto, ma il gran giocatore dei tempi del Chelsea non sembra nemmeno suo lontano parente.
PJANIC 7 Porta qualità e pure sacrificio, alla causa giallorossa. E’ vivo anche se pure lui ci mette qualche minuto a carburare. Ma l’approccio di tutta la squadra è stato insufficiente. Parte da lui l’appoggio per Ljaijc che fa 1-1.
DE ROSSI 6 Partita di grande sostanza per lui che in fase di ripiegamento è indispensabile. Mezzo voto in meno per quell’errore di sufficienza che poteva costare caro. Lui si accorge di averla fatta grossa ed infatti a fine partita festeggia come se avesse vinto la Champions. Pericolo scampato
NAINGGOLAN 7 La cosa più bella che fa è il recupero palla nell’azione che lo porterà ad insaccare di sinistro il gol partita. In mezzo una prova di sacrificio; sta piano piano tornando anche fisicamente, ai livelli che gli competono.
LJAIJC 8 E’ indolente, irritante, irriverente, ma soprattutto è un fuoriclasse dotato di grandissime doti tecniche e quando decide di spaccare le partite lo fa... E’ la variabile impazzita che fa crollare il castello di Colantuono che sotto l’aspetto tattico l’aveva preparata bene con pressing e verticalizzazioni improvvise. Gol da applausi, assist da strapparsi la pelle delle mani. Rete numero 3 in campionato. Domanda: ma sicuri che debba essere lui il sacrificato per aggiungere un esterno basso alla rosa col mercato di gennaio? Risposta: NO.
Dall’82’ KEITA sv In campo 13’ (compreso recupero) giusto in tempo per prendere un ammonizione e catechizzare Boakyte appena espulso da Massa. Esperienza fatta giocatore.
DESTRO 5,5 Sgomita e lotta ma nel momento di maggior pressione dell’Atalanta, dovrebbe tenere di più la palla per far salire la squadra, ma non lo fa. Su assist di De Rossi, potrebbe realizzare un gol da cineteca, ma la sua girata volante è solo sfiorata e rimane una chimera.
ITURBE 6 Prende una marea di botte dai difensori dell’Atalanta (in questo sembra già aver sostituito Totti...). La sua è una partita di sacrificio e abnegazione, tutte cose che fa con impegno e profitto. Ma da lui ci si aspetta qualcosa in più in termini di conclusioni e peso offensivo.
Dal 58’ FLORENZI 5,5 Ha tutto il tempo per incidere ma fa tanta confusione: positiva per come s’infila tra le maglie dell’Atalanta, inventandosi un paio di giocate molto pericolose; negativa perchè tutto quello che produce lo disfa per troppa foga. Rientra dall’infortunio ed è questa la notizia più positiva.
GARCIA 6,5 L’approccio ed i primi 15’ della sua squadra son da incubo. Poi Ljaijc gli toglie le catagne dal fuoco e lui si riprende la partita, aggiustando la posizione di Pjanic in mezzo al campo. Buone le sostituzioni di Somma all’esordio in serie A, anche se costretto dall’infortunio di Torosidis e di Florenzi per Iturbe col primo più incisivo in fase di copertura. Forse un po’ tardivo l’ingresso in campo di Keita nel momento in cui l’Atalanta spinge. Alla fine ritrova i tre punti anche lontano dall’Olimpico e quindi tutto bene...
Fabio Marracci – Agenzia Stampa Italia