(ASI) Calcio serie A. Le pagelle dei giallorossi vittoriosi ad Empoli.
DE SANCTIS 6,5 Poche occasioni per mettersi in mostra, ma quando viene chiamato in causa risponde sempre presente. La parata più difficile è una sventola di Mchedlidze centrale sul quale mette i pugni in maniera stilisticamente non perfetta, ma sicuramente efficace.
MAICON 7 Quello che abbia fatto a Miami nel ritiro della nazionale brasiliana non è dato saperlo con certezza, ma il popolo giallorosso che lo acclama già dal riscaldamento, dimostra che l’amore sbocciato nella scorsa stagione, non è finito. E lui risponde con una prestazione sontuosa, almeno finchè ha benzina...
CASTAN 6 Che non sia fisicamente al 100% lo dimostra il fatto che a volte è costretto a rinunciare a rincorrere l’avversario. Esce precauzionalmente, alla fine del primo tempo, per non compromettere l’esordio in Champions.
Dal 1’st. ASTORI 6,5 Entra e sbaglia un appoggio facile facile, a dimostrazione che forse non era ancora caldo. Poi sale di tono e come contro la Fiorentina fa un figurone, specie per senso della posizione e predisposizione alle palle alte. E’ un titolare aggiunto, non certo una riserva.
MANOLAS 7,5 Alzi la mano chi tra oggi e la partita coi viola ha rimpianto Benatia... Un giocatore completo che gioca con una concentrazione inappuntabile. Al 94’ si prende la briga di murare Tavano lanciato verso la porta di De Sanctis. Un intervento che vale un gol.
COLE 6 Nel primo tempo segnali incoraggianti; l’Empoli prova a sfondare dalla sua parte, probabilmente sapendo che può essere lui l’anello debole della catena, ma l’inglese è attento e pronto a ripartire. Nella ripresa cala di tono e la squadra di Sarri che continua spingere da quella parte, comincia a metterlo in seria difficoltà.
NAINGGOLAN 7,5 Mezzo punto in più perchè proprio come contro la Fiorentina, spacca in due la partita con un gol (in compartecipazione con Sepe), in finale di primo tempo. Nella ripresa nel momento del maggiore sforzo della sua squadra, è sempre sul pezzo, ma cala nel convulso finale, dimostrando che forse anche lui ha un contachilometri.
DE ROSSI 6,5 Aiuta i due centrali a svolgere il compito non facile di limitare la coppia Tavano-Mchedlidze che sembra in palla (specie il ragazzino). Prova ad impostare ed a gestire il pallone, nel momento in cui la squadra tira il fiato. Lo fa con abnegazione e senza sbavature.
PJANIC 6 Gioca di fioretto, anche quando ci vorrebbe la spada ed è per questo che quando la lotta si fa aspra, Garcia lo cambia per far posto a Keita. Deve ancora ritrovare lo smalto della scorsa stagione.
Dal 23’st. KEITA 6,5 Entra per Pjanic per dare sostanza a centrocampo ed una mano a De Rossi. Lo fa bene dimostrando che il suo acquisto passato un pò in sordina, si sta rivelando davvero utile. Ed in Champions, vista la squalifica di De Rossi, toccherà ancora a lui.
FLORENZI 6,5 Parte a mille come suo solito. Due conclusioni volanti che spaventano Sepe. Si sacrifica tanto e vista l’assenza dal campo abbastanza prolungata, si spegne dopo un sessantina di minuti circa. Nel finale dopo l’ingresso di Gervinho, si sistema a sinistra per dare una mano a Cole.
DESTRO 5,5 Si sforza, sgomita e cerca di alzare il peso offensivo della squadra; si conquisterebbe anche un mezzo rigoretto che Gervasoni non sanziona a torto. Però non riesce mai ad inquadrare la porta e viste le sue abitudini, anche questa è una notizia...
LJAIJC 4,5 Inizia male, finisce peggio... Nel primo tempo è impreciso e svogliato, ma per lo meno ci prova. Nella ripresa non la struscia mai, chissà perchè rimane in campo per un’ora e venti minuti. Bah...
Dal 36’st. GERVINHO S.V. Va bene il turn over, va bene che è tornato tardi dalla nazionale, ma ci sarebbe stato bisogno di lui sicuramente prima. O lui, o Iturbe...
GARCIA 6 La sufficienza è giustificata dai tre punti comunque portati a casa, ma il perchè si ostini a tenere in campo un Ljaijc distratto ed irritante per così tanto tempo lo sa solo lui. Tardivo l’impiego di Gervinho, si spera per la Roma e le sue ambizioni tricolori, che si sia reso conto che senza Gervinho e Iturbe, la squadra perde quella imprevedibilità che almeno uno dei due può dare. Almeno fin quando Destro non ritroverà la sua vena realizzativa. In 90’ la squadra non ha battuto nemmeno un calcio d’angolo, se non è un record...
Fabio Marracci – Agenzia Stampa Italia