(ASI) La trasferta di Bologna si presenta più difficile del previsto anche in vista della distrazione di Istanbul. Conte fa un turn over e oltre all’infortunato Pirlo ai box per quaranta giorni, mette in panchina Bonucci, Lichsteiner, Asamoah, Tevez e pure Llorente, quindi formazione con Buffon, Barzagli, Ogbonna, Chiellini, Isla e Peluso sulle fasce, triade di centrali obbligati con Pogba sulla regia, Vidal e Marchisio e inedita coppia d’attacco quest’anno Quagliarella e Vucinic.
Bologna con Curci, Natali, Antonsson, Mantovani, Garics, Perez, Krin, Morleo. davanti l’ex granata Rolando Bianchi supportato dai pericolosi Diamanti e Kone. Prima occasione per la Juve dove Natali è provvidenziale su Vucinic. Al 12’ il Bologna sbanda per un fuorigioco mal attuato, incursione di Marchisio salvataggio sulla linea di Garics, palla che finisce a Peluso che si attarda serve Vidal che un tocco morbido batte Curci. Il guerriero cileno fresco di un bel adeguamento contrattuale conferma il suo momento d’oro. Al 18’ prima bella azione Diamanti-Perez-Morelo, con quest’ultimo che prova a impegnare Buffon. Ammonito Peluso per un intervento in ritardo su Diamanti. Il Bologna alza il baricentro dopo il goal e spinge di più. Al 23’ prodezza di Buffon su punizione violenta di Diamanti. Ammonito Mantovani per un fallo su Vidal. Al 33’ ancora Buffon attento su un tiro centrale di Diamanti con un Bologna che morde e attacca. Proteste del Bologna per un colpa di braccio (involontario) in area di Vucinic. Al 38’ Vucinic non ce la fa per uno scontro con Kone ed entra Llorente. Ammonito pure Isla per un fallo di mani. Quagliarella osa un po’ troppo e non sfrutta uno schema con Vidal e Isla liberi e Conte si arrabbia. Pure Chiellini ammonito per un fallo su Diamanti. Garics calcia male in area un buon pallone. Nel finale Vidal vicinissimo al goal. Juve a intermittenza, generalmente brutta con il Bologna che fa la partita costringendo Buffon a due importanti interventi, 5 angoli a 2 e 3 ammoniti per la Juve. Sembrava una partita facile dopo il goal, la Juve si è distesa per quanto nei capovolgimenti di fronte abbia sfiorato più volte il raddoppio. Non è questo l’atteggiamento giusto per condurre questa partita.
Pioli gioca la carta Laxalt, che ha fatto cose buone a inizio campionato e leva Perez. Sempre Bologna aggressivo con Kone che prova un tiro dalla distanza. Marchisio non sfrutta ancora una buona occasione. Partita un po’ più lenta con la Juventus che prova ad addormentare la partita. Al 60’ Llorente impegna Curci che devia in angolo. L’argentino Cristaldo rileva Garics e Bologna a due punte. Quagliarella (non essendoci né Pirlo, né Tevez) batte due punizioni, ma prende sempre la barriera. Conte mette Asamoah per un incolore Peluso. Il ghanese segna al primo pallone servito da Quagliarella, ma il goal viene annullato per fuorigioco. Il napoletano esce per crampi e quindi tocca di nuovo a Tevez accolto con un boato. Al 72’ Llorente s’invola dopo che la difesa rossoblu sbaglia di nuovo il fuorigioco, ma Curci coraggiosamente salva i suoi uscendo fuori dall’area con i piedi; sul cambio di fronte il Bologna Cristaldo lambisce con un diagonale. Juve poi che impegna due volte Curci. Il portiere si esalta pure su Marchisio. Diamanti illumina Morleo che impatta di testa e sfiora di poco il goal. Natali autore di un’ottima di partita aiuta i suoi a ripartire. Marchisio si prende un’ammonizione stupida e salterà così il prossimo turno con un centrocampo senza lui e Pirlo. Curci salva ancora su Llorente dopo un duetto con Tevez. Ultimo cambio del Bologna esce Rolando Bianchi ed entra l’attaccante rumeno Alibez. Sul finale da calcio d’angolo battuto su Tevez Chiellini si erge, segna e chiude la pratica Bologna. Cristaldo poteva fare il goal della bandiera di testa e interrompere l’imbattibilità di Buffon che continua da sette turni.
Partita difficile con un Bologna molto pericoloso nel primo tempo, meno nel secondo ma dai piedi di Diamanti qualche fastidio è nato e Buffon costretto agli straordinari. Il collega Curci bravissimo ha salvato più volte i suoi. Ora tutta la testa va Istanbul, basta un pari, ma se si è Juve non ci si accontenta mai.
Daniele Corvi – Agenzia Stampa Italia
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