Buon avvio della Juve con Vucinic e Giovinco molto attivi. Prima occasione pericolosa ce l’ha Lichsteiner che servito bene da De Ceglie colpisce troppo a botta sicura, appoggiandolo sul’avversario. Al 15’ dopo una ripartenza di Giovico, illuminato da Vucinic, ha provato la conclusione ribattuta da Domizzi e sulla quale si avventa Vidal, ma Padelli compie il primo miracolo del match. Domizzi si fa da baluardo salvando i suoi gli arrembaggi juventini. Ammonito Vidal per un fallo da dietro al 18’. Pericoloso Giaccherini, servito sempre da Vucinic, con un tiro respinto ancora da Padelli. L’Udinese dopo mezz’ora riesce a prendere le misure alla Juve e Giovinco e Vucinic, che si sono persi, divenendo evanescenti. La Juve riesce a ottenere cinque calci d’angolo sempre da destra e nel quinto Bonucci colpisce l’esterno della rete andando sopra la traversa. Giovinco diventa frettoloso e un po’ egoista e lo Juventus stadium torna a fischiarlo. Caceres mette un brivido ai friulani, colpendo di testa e facendo la barba al palo. Al 40’ Vucinic s’infila nell’area di rigore, ma poi colpisce debolmente, facendosi deviare in calcio d’angolo. Ammonito Pinzi per un fallo sciocco, dopo essere stato graziato precedentemente. Sembra una partita difficile da sbloccarsi, ma al 41’ rinvio sbagliato dell’Udiense, palla a Pogba che sfodera un capolavoro da 35 metri, infiammando lo Juventus stadium, trovando l’angolino, dove non può arrivare Padelli. Una Juve discreta, costretta a cambiare gioco, alzando i ritmi, rinunciando alle verticalizzazioni, vista l’assenza di Pirlo e accelerando con gli smistamenti di Pogba, che annulla l’Udinese in fase offensiva; pericolosa in diverse occasioni, ma pecca d’imprecisione, ben chiusa dalla difesa di Guidolin con gli ottimi Domizzi e Danilo e un reattivo Padelli, ma che nulla hanno potuto con il colpo di classe di Pogba finora molto propositivo ed ispirato. Juventus in vantaggio per la terza volta nelle ultime tre partite e che dovrà dimostrare questa volta di saper gestire il risultato.
Sostituzione Juve: esce un deludente e nervoso Giovinco per Matri, autore della doppietta vincente l’anno scorso contro i friulani. Udinese molto più reattiva e si avvicina pericolosamente due volte e in special modo Muriel si fa incredibilmente anticipare da un provvidenziale Giaccherini a pochi metri da Buffon. Al 50’ Guidolin gioca l’asso: esce Pereyra ed entra Di Natale, accolto da fischi di paura. L’Udinese spinge molto con Basta, ma c’è un combattivo Giaccherini che supporta la triade difensiva. Matri si fa quaranta metri di gran carriera, ma spreca malamente. Fase non bella della partita con le due squadre un po’ disordinate. Giaccherini al 59’ impegna nuovamente Padelli. Ammonito per proteste Muriel. Vucinic si complica varie volte la vita, sprecando buone occasioni. Occasione per Muriel al 63’, ma il risultato è una ciabattata, imitando gli errori di Vucinic. Ne fronte seguente Pogba serve bene Vidal scaraventa un pallone su un avversario, reclamando un inesistente rigore. Al 71’ ancora una volta Pogba, con i compagni e i tifosi che lo incitano a tirare, sfodera un altro capolavoro e Padelli incolpevolmente battuto. E pochi minuti dopo da calcio d’angolo arriva la palla Vucinic, che silura Padelli per un roboante 3 a 0. Guidolin leva il deludente Muriel e mette Maicosuel. Conte mette a riposo Vidal, autore di una dignitosa prestazione, per Padoin. E poi la Juve dilaga, il solito Pogba serve Vucinic che dà gloria a Matri e ancora una volta Padelli becca quattro goal dai bianconeri. Atri cambi rientra l’ex idolo di Udine Isla che sostituisce De Ceglie e Da Silva per Pasquale.
La Juve è tornata. Serviva una scossa, che è arrivata. I rincalzi hanno dato una grandissima prova Caceres molto preciso, Giaccherini inarrestabile e sopra tutti Pogba autore di una prestazione lodevole, accompagnato da un Vucinic sregolato e poi geniale. Juve ancor più galvanizzata dal regalo degli ex Gasperini e Miccoli, che hanno fermato la solida Lazio sul pari, ora a -5, non resta che tifare per la Fiorentina alle prese con il Napoli ha ripreso dopo le carte bollate i 2 punti e rinsaldando un’alleanza politica dopo la bufera in Lega che vede Milan-Napoli e Lazio, che hanno fatto confermare Beretta contro le altre grandi. Comunque onore alla Juve, che tra mille problemi ha annullato e stroncato il trend positivo dell’Udinese, se c’è quello scudetto sulla maglia, qualcosa vorrà dire.
Daniele Corvi – Agenzia Stampa Italia