(ASI) Ci rituffiamo nel campionato, con ancora negli occhi le immagini di una settimana “quasi esaltante” per il calcio italiano - Milan qualificato agli ottavi di Champions con un turno di anticipo - Idem per Inter, Napoli e Lazio, gia’ nei sedicesimi di Europa League -
E, con la prospettiva di una Juve, stratosferica contro il Chelsea, ad un solo punto dalla qualificazione che potrebbe arrivare nel prossimo match contro lo Shakhtar- Si puo’ ben dire che il calcio italiano ha rialzato la testa – Anzi, credo sia doveroso dirlo contro i tanti, troppi, detrattori dell’italico pallone - Troppi presunti opinionisti che sputano sentenze su un calcio italiano che a loro dire sarebbe finito.- troppi seguaci di bla…bla…. Che pur di parlare male delle cose di casa nostra, come si dice dalle mie parti…, ucciderebbero anche la madre - In Italia, la malattia piu’ diffusa, e’ l’esterofilia - Ci piace, in modo spasmodico, tutto cio’ che avviene fuori dalle mura di casa - Qualunque cosa che si fa all’estero viene puntualmente celebrata ed osannata - Mentre, nelle cose di casa nostra, abbiamo sempre da ridire….troviamo sempre il difetto - Si potrebbero fare tanti esempi, ve li risparmio…-Basti pensare, a quello che dicevano , qualche tempo fa, a proposito del Barcellona, etichettata come la squadra piu’ forte di tutti i tempi...- Dimenticando il Milan di Arrigo Sacchi, l’Aiax di Cruyff, e via dicendo - A chi parla male del calcio italiano, bisognerebbe ricordare che appena sei anni fa’ , si e’ laureato Campione del Mondo e che soltanto 6 mesi fa’, la nazionale azzurra si e’ seduta sullo scranno dei vicecampioni d’Europa - Senza considerare che la nuova nazionale di Prandelli e’ zeppa di giovani talenti: El Shaarawy, Insigne, Verratti, Destro, Balotelli, De Sciglio, e si potrebbe continuare….che lasciano presagire un futuro di grande livello, come e’ tradizione del calcio italiano per ben 4 volte ai vertici mondiali (solo il Brasile ha fatto meglio) – E ora sotto con la quattordicesima di campionato, con quel Milan- Juventus in primo piano, senza i fantasmi del passato (basta con il goal di Muntari…..) e con l’attesa, della ”favolosa” presenza dell’indimenticato ed indimenticabile Marco Van Basten.
Dino Pompili –Agenzia Stampa Italia
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