(ASI) Una botta calda, una fredda. Il Perugia è salito sull’altalena e, dopo la prova d’orgoglio di Gavorrano, inciampa nel Fondi di Eziolino Capuano e ha ormai a ridosso Catanzaro e Lamezia nella corsa a tre per i primi due posti per la promozione diretta.
Solo un pareggio al Curi, ed un Perugia poco brillante, come ormai lo si vede da parecchi turni. Un Grifo, però, con molte assenze: Benedetti, Carloto, Tozzi Borsoi, Balistreri e Margarita tutti insieme non sono cosa da poco. Alla fine, il risultato fa rabbia perché, quando il più sembrava fatto, una frittata difensiva ha permesso agli ospiti di raddrizzare il risultato.
Per tutto il primo tempo il Perugia ha cozzato contro la muraglia organizzata e mobile del Fondi (Capuano, nel dopo partita, la definirà una sapiente organizzazione tattica). La linea avanzata biancorossa era, però, troppo statica per far male negli ultimi quindici metri. Comunque, gli uomini di Battistini hanno tenuto l’iniziativa e cercato con buona costanza di arrivare alla conclusione. Così, quando ad una manciata di secondi dal 45’, il gol è finalmente arrivato su azione dall’angolo (peraltro sembrato inesistente) nessuno ha eccepito sul fatto che il vantaggio perugino fosse meritato.
Scardinato l’arroccamento dei laziali, gli uomini di Battistini sono andati al riposo nelle migliori condizioni psicologiche possibili. E hanno, poi, iniziato tatticamente nel migliore dei modi la ripresa, aspettando il Fondi che inevitabilmente saliva, per infilarlo in ripartenza. Il più sembrava fatto, tutto sembrava filare liscio, e la traversa colpita da Clemente dopo due minuti, sembrava confermare che era iniziata la discesa dopo una faticosa scalata.
Ma la buccia di banana era dietro l’angolo, sotto forma di una grave leggerezza difensiva. Ferri Marini, in ripiegamento difensivo sulla fascia, anziché rinviare la sfera, se la fa soffiare. Sullo sviluppo dell’azione, Konate può crossare dal fondo e Ricciardi infilare di testa, con i centrali difensivi e Giordano imbambolati a guardare il pallone insaccarsi lento e beffardo. Tutto da rifare, strada di nuovo in salita, qualche affanno mentale e la ormai solita difficoltà a trovare soluzioni alternative per arrivare al gol. Ci va vicino, il Grifo, alla mezz’ora con il neo entrato Padovani che, come già in altre occasioni, appena entrato ha saputo creare spazi e corridoi (domanda: non sarebbe il caso di provarlo più spesso?). Per il resto, possesso palla, discreta continuità nella ricerca dell’iniziativa, anche una tenuta fisica sufficiente. Ma poca brillantezza, non molte idee negli ultimi venti metri di campo e Clemente che non è certo al top della stagione. Ance se, a dire il vero, anche questo Clemente al 40’ avrebbe potuto cambiare le sorti della partita e del finale di campionato con una punizione indirizzata al set e salvata in corner dal portiere del Fondi.
Domenica il Perugia osserverà il turno di riposo, con il Lamezia impegnato in casa con l’Aprilia e d il Catanzaro in trasferta nel derby di Vibo. Potenzialmente, il Perugia potrebbe vedersi scavalcato dall’una e affiancato dall’altra calabrese. In attesa, sarà bene che Battistini utilizzi la sosta per ricaricare mentalmente i suoi ragazzi in vista dello sprint finale. Ora continuare a sbagliare sarebbe davvero pericoloso.