(ASI) 21 reti, alla media di 2,1 gol a partita, accettabile. Con 4 pareggi, 4 vittorie in casa e 2 in trasferta. Questi i numeri più evidenti , cerchiamo di interpretarli.
Innanzitutto un dato. La banda del golletto della serie D non esiste più. Nonostante le polemiche sui gol sbagliati, quello del Perugia è il secondo attacco del campionato, dietro al Gavorrano Fioretti-dipendente. Se si ferma Fioretti, si fermano anche i maremmani. Invece son troppi i gol subìti. La nona difesa del campionato, in compagnia di Isola Liri, Aprilia e Fano. Un po’ pochino per chi vorrebbe vincere il campionato, avendo perso fra l’altro già tre volte. Chi tiene botta è la Paganese, alla fine sempre e comunque vincente, anche contro il Giulianova. Stanno lentamente perdendo consistenza Lametia e L’Aquila. I calabresi si fanno riacchiappare nel recupero proprio dal Gavorrano, gli Abruzzesi riescono nella non facile impresa di perdere il derby a Celano, nonostante i sussulti d’orgoglio. A 16 troviamo il Campobasso che riposava e l’Arzanese, 0-0 a Isola Liri. Poi la prima vera spaccatura, perchè per trovare il Fondi, vincente di misura sul Neapolis, dobbiamo scendere a 12. A 11, Chieti, Ebolitana, Aversa e Neapolis, ma le prime 3 hanno già riposato. Sotto inizia la zona play-out, con 7 squadre in 5 punti. Le penalizzate son tutte lì. Di queste compagini il Perugia ne ha incontrate soltanto 2. Potrebbe anche questa, essere una chiave di lettura. Prima di cominciare a fasciarsi la testa forse varrebbe la pena di aspettare ancora un po’.