(ASI) – Perugia troppo brutto per essere vero? Probabilmente no, ma i punti persi quest’oggi a Catanzaro sono pesanti, in virtù dei risultati ottenuti da Frosinone e Lecce. Ai giallorossi basta il gol di Marchi per avere ragione su una compagine in crisi e senza idee di gioco, che adesso rischia anche di perdere posizioni play-off. Grazie alle vittorie di Frosinone e Lecce, il “Grifo” viene raggiunto proprio dal salentini a quota 46, mentre la vetta dista adesso 5 lunghezze.


QUALCHE NOVITA’ – La febbre della scorsa notte tiene ancora a riposo Catacchini, con mister Brevi che ridisegna la squadra con un nuovo 3-4-2-1, con Vitiello centrale di difesa e il duo Russotto-Madonia alle spalle di Germinale. In casa umbra, invece, Camplone opta per un offensivo 4-3-3 composto da Eusepi, Mazzeo e Fabinho. Arbitra il Signor Sacchi della sezione di Macerata.


RETE DI MARCHI – Inizio di gara perugina con Mazzeo e Moscati che provano la conclusione a rete, ma in entrambi i casi Bindi non corre particolari pericoli. Successivamente a queste due azioni il vuoto, fino al  17°, quando i padroni di casa passano: corner calciato da Russotto, Koprivec esce male e Marchi, tutto solo, deposita la palla in rete per il vantaggio del Catanzaro. Nell’occasione grave indecisione dell’estremo difensore ospite che non colpisce la palla, favorendo l’intervento del numero 7 calabrese. Chi si aspetta una reazione degli uomini di mister Camplone rimane deluso. E’ ancora il Catanzaro, con Germinale e Madonia, a impensierire la retroguardia ospite, apparsa in difficoltà quest’oggi. L’unico sussulto della prima frazione di gioco da parte del Perugia lo crea Massoni, sfortunato nel mandare fuori il suo colpo di testa.


FORCING STERILE– La ripresa si apre con due cambi tra le fila del Perugia: Vitofrancesco e Sprocati al posto di Moscati e Nicco, protagonisti, soprattutto il primo, di una prestazione sottotono. Nonostante le sostituzioni operate, gli umbri non imbastiscono nessuna azione degna di nota, vuoi per la scarsa vena dei tre uomini offensivi, ma anche per la grande organizzazione della compagine giallorossa. Per segnalare qualcosa bisogna dirigersi negli ultimi minuti (in precedenza erano entrati Morosini e Martignago per Madonia e Russotto da una parte, e Henty al posto di uno spento Mazzeo dall’altra ndr) quando Sprocati e Comotto trovano uno straordinario Bindi sulla loro strada, che nega il pari agli avversari. Ma forse sarebbe stata una punizione eccessiva per il Catanzaro e una ricompensa immensa per il Perugia, autore dell’ennesima brutta partita in questo periodo.

 

SALA STAMPA –

 

Oscar Brevi (Allenatore Catanzaro) – “Avevamo preparato la gara in un certa maniera e oggi siamo stati bravi a giocarla come volevamo. Non posso rimproverare niente ai miei, forse dovevamo essere più cinici, ma va bene così. Ho visto, come sempre, un grande impegno dei miei”.

 

Andrea Camplone (Allenatore Perugia) – Abbiamo regalato il primo tempo ai nostri avversari perché non eravamo scesi in campo. Nella ripresa è andata meglio, ma non siamo riusciti a segnare. Comunque il Catanzaro ha meritato questa vittoria”.


IL TABELLINO DELLA GARA –


CATANZARO (3-4-2-1) Bindi (A); Ferraro, Vitiello, Bacchetti, Marchi (A), Russotto (dal 38' st Martignago), Vacca, Benedetti, Sabatino, Germinale, Madonia (dal 28' st Morosini).  A disposizione: Scuffia, Rosania, Catacchini, Casini, Fioretti. Allenatore: Oscar Brevi.

PERUGIA(4-3-3): Koprivec; Comotto, Massoni, Scognamiglio, Sini; Moscati (dal 1' st Vitofrancesco), Carcione (A), Nicco (dal 1' st Sprocati); Mazzeo (dal 33' st Henty), Eusepi, Fabinho. A disposizione.: Stillo, Conti, Sanseverino, Filipe. Allenatore: Andrea Camplone.

Arbitro: Sacchi di Macerara.

Marcatori: 15' pt Marchi

 

Note: Pomeriggio soleggiato, terreno di gioco in buone condizioni. Spettatori 3000 circa con una buona rappresentanza di supporter ospiti. Angoli: 4-3. Recupero: 1' pt; 3' st.

 

Matteo Brancati – Agenzia Stampa Italia

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