Per fermare la guerra deve vivere il dialogo tra popoli e religioni.
(ASI) Roma - "È difficile fermare la guerra, certo, ma non impossibile! Perché nulla è impossibile a Dio. Lo afferma tenacemente Papa Francesco. Egli sa che l'amore di Dio penetra, con la sua forza dirompente, nei cuori di pietra. Ed entrerà anche nel cuore di Putin e di coloro che lo sostengono ed anche nel cuore di Zelensky, che vede alcuni suoi territori rivendicati da Putin.
L' obiettivo della Pace universale è ratificato, insieme ad altri rilevanti obiettivi umanitari, nel Documento "Sulla Fratellanza Umana per la Pace Mondiale e la Convivenza Comune", sottoscritto, ad Abu Dabhi, in data 4 febbraio 2019, da Papa Francesco e dal Grande Imam di Al-Azhar Ahmad Al-Tavveb . Il messaggio della pace è rivolto a tutti gli esseri umani, a tutte le religioni e a tutti i leader politici del mondo" ha scritto in una nota Biagio Maimone, Direttore dell'ufficio Stampa dell'Associazione Bambino Gesù del Cairo Onlus, il cui Presidente è Monsignor Gaid Yoannis Lazhi, già Segretario di Sua Santità Papa Francesco, nonché Presidente della Fondazione della Fratellanza Umana egiziana. Maimone ha aggiunto:
"E' certo che non sia un singolo uomo 'fare' la storia, ma tutti gli uomini.
E' una verità storica inconfutabile.
Per tale motivazione, non sarà certamente il cuore di Putin, accecato dalla sete di dominio, a decidere per sempre e per tutti. Non vi è riuscito nessun dittatore, che sembrava già avere in mano la vittoria. Nel secolo scorso il nazismo crollò e il processo di Norimberga condannò i crimini di guerra dei sostenitori di Hitler e dello stesso Hitler.
Alla fine il male viene sconfitto.
In questo particolare momento storico la speranza sembra essere una luce lontana.
Quanti crimini ha commesso Putin in pochi giorni? Troppi e davvero mostruosi!
Cosa cerca veramente Putin? Non si comprende, in realtà! Putin, appare essere un uomo infelice e solo, il quale cerca di ridestare il suo animo sofferente nutrendolo con la violenza. E' questa e solo questa la motivazione che induce i dittatori a voler conquistare territori e beni, nonché persone, e, per conquistare, divengono artefici di morte e disperazione.
Ma esiste anche un'intera umanità che sta solo a guardare.
Per paura o per mancanza di volontà ad arrestare un conflitto fratricida?
Tragicamente appare che la diplomazia mondiale sembra dormiente.
Papa Francesco, d'altro canto, appare essere solo e, tuttavia, implora la pace. Ma le sue implorazioni, finalizzate a fermare la guerra, restano inascoltate, sia da Putin, ma anche, purtroppo, dallo stesso Zelensky.
Sarà la stessa Russia, o meglio il suo popolo, a fermare Putin e lo fermerà attraverso le donne e gli uomini di buona volontà.
Sono la maggioranza della popolazione, in Russia, le donne e gli uomini di buona volontà. Ora sembra che essi tacciono, ma non è così. Non può essere realmente così!
La preghiera di chi crede in Dio avrà la forza di vincere.
Papa Francesco, che è un cuore innamorato di Dio, sa che Dio accoglie la preghiera di chi ama la Pace e la Verità.
Papa Francesco è e sarà il punto di riferimento dei pacifisti di tutto il mondo ed anche del popolo russo, che, attraverso l'audacia che Dio darà loro, fermerà la mano fratricida di Putin.
Papa Francesco lo sa. La guerra sarà fermata dall'amore vincente di chi ama l'essere umano, in quanto tale amore è sorretto dalla Potenza di Dio, che supera ogni misero potere terreno, incarnato da dittatori il cui animo è dolente, che, per tale motivo, disprezzano i propri fratelli.
Sarà la Potenza di Dio ad avere la meglio!
Essa muoverà gli animi delle donne e degli uomini di buona volontà, che sono la maggioranza anche in Russia.
Papa Francesco sa che, anche se il suo continuo appello a Putin, resta inascoltato, esso troverà accoglienza nei cuori di coloro che vogliono la pace e che vivono nella stessa Russia, che è stata sempre pioniera di civiltà nel corso dei secoli, lottando per quella parità, che oggi stranamente si vuole calpestare.
E' un secolo nuovo quello in cui viviamo, che si prefigge di abbattere ogni barriera per porre in relazione ogni essere umano. Non vi è posto, pertanto, per le guerre del passato.
La conversione di Putin avverrà solo mediante l'intervento della diplomazia, che non dovrà essere solo formale, ma dovrà essere capace di toccare le corde profonde di un uomo solo, come è, in realtà, Putin, e lo farà accogliendolo in un nuovo progetto di vita. Sarà tale forma di diplomazia a determinare la fine della guerra. Papa Francesco è impegnato nella creazione di una diplomazia guidata dall'amore che tutti include, anche i dittatori e li conduce a firmare trattati di pace.
Quest'Amore è quello che Dio vuole ed è quell'Amore attraverso cui si esprime la Potenza di Dio .
La pace è realizzata dagli uomini di buona volontà e non da politici arroccati sulle proprie inespugnabili posizioni.
Papa Francesco lo sa e, ripetutamente, si rivolge a tutti i politici della terra affinché depongano le armi non solo materiali, ma anche le armi dell'orgoglio e dell'egoismo, che impediscono il vero dialogo, che può vivere solo se vive la reciprocità.
Papa Francesco è l'unico che può veramente fermare la guerra, proprio in quanto chiede a tutti, nessuno escluso, di deporre le proprie armi ed incita i cuori di tutti alla pace.
Anche Putin vuole la pace, anche se non lo afferma chiaramente. Occorre accoglierlo in un nuovo progetto di vita, di cui possa essere artefice, che abbia come finalità non la guerra, ma il miglioramento della condizione umana, oggi messa a dura prova dal processo di globalizzazione, che sembra voler sconvolgere ogni cosa ed ogni assetto".
Così conclude la nota, Biagio Maimone, Direttore Comunicazione Associazione "Bambino Gesù del Cairo Onlus" .
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