(ASI) Nella regione della Renania-Palatinato e per il Nord Reno Vestfalia la situazione appare di ora in ora più drammatica. La Germania è stata colpita da piogge torrenziali e da disastrose inondazioni dei molti fiumi e canali artificiali che attraversano la Nazione.
I territori sono devastati, città e villaggi restano isolati dalle altre comunità. Alcune abitazioni sono state spazzate via come birilli dalla forza degli elementi. Sono più di 50 i morti e 70 i dispersi. Le vere dimensioni della catastrofe naturale non sono ancora del tutto chiare.
È in atto una grande operazione di soccorso, cui prendono parte 15mila tra pompieri, poliziotti, personale sanitario e soldati dell’esercito federale. La situazione rimane tuttavia molto grave con molte persone intrappolate sui tetti delle case in attesa di essere salvati dagli elicotteri della Protezione Civile. Duecentomila abitazioni non hanno più la fornitura elettrica. La paura più grande per le popolazioni locali è che possa cedere la diga di Steinbachtal, nella provincia di Euskirchen, a sud di Colonia. Sono state evacuate 4.500 persone. Angela Merkel, da ieri negli Stati Uniti per la sua ultima visita alla Casa Bianca ha espresso il suo cordoglio dicendo: “Sono sconvolta dalla catastrofe che ha colpito così tanta gente nelle aree alluvionate. La mia compassione va alle famiglie delle vittime ed ai dispersi”.
Il bilancio potrebbe essere molto più alto come viene sottolineato dai vertici Governativi. Armin Laschet, ministro Presidente del Nord Reno-Vestfalia ha indicato come responsabile delle alluvioni e del forte maltempo il riscaldamento climatico dicendo: “dovremo affrontare eventi così estremi di continuo, e questo significa che occorre accelerare le misure di protezione del clima a livello federale, europeo e globale, poiché il clima non è più il problema di un solo Paese”. Una delle aree più colpite dal disastro è quella di BadNeuenahr-Ahrweiler, nell’Eifel, una regione collinare a nord ovest di Coblenza, il numero dei morti nella zona secondo quanto riportato dalla polizia sarebbe di circa una ventina di persone, trascinate via dalla corrente. Molti fiumi nelle zone della Ruhr rimangono ben oltre il livello di guardia, al limite di nuove esondazioni. Secondo i meteorologi il picco delle perturbazioni dovrebbe essere già passato, il potenziale di nuove bombe d’acqua sarebbe dunque ridotto.
Massimiliano Pezzella – Agenzia Stampa Italia