Il Cane sardo ed il pastore Fonnese: due razze canine antichissime!

canesaldo2 (ASI) Acque cristalline, spiagge bianche, resti di civiltà risalenti all’età del bronzo e migliaia di nuraghi che costellano il territorio: così conosciamo la Sardegna. Ma se percorriamo i suoi territori e ci addentriamo dove i pastori portano a pascolare i loro armenti ci imbattiamo in due razze di cani quasi sconosciute ai molti: sto parlando del Cane sardo e del pastore Fonnese.

“Il Cane sardo (o anche Dogo sardo) è un’antica popolazione canina presente in Sardegna. Il nome originario in lingua sarda (sorgolinu, pertiatzu, murinu, cani trinu beltigadu,) varia a seconda delle zone ma comunque la sua traduzione è identica in tutti i paesi: Cane Tigrato. L’origine di questa razza è incerta perché non sono mai stati fatti studi in merito, anche se ci sono bronzi che raffigurano cani simili già in epoca nuragica. Il gesuita Cetti intorno al 1700 descrisse i cani sardi come un perfetto connubio tra un levriero e un grosso cane che gli conferiva diverse peculiarità, mentre la Carta de logu del Giudicato di Arborea lo descrive come un cane dotato di forte temperamento usato per la guardia e la difesa del conduttore.

Il Cane sardo è un molosso leggero più simile ai molossi antichi, non pesanti ma agili e rustici. La testa tende al brachicefalo con muso più corto del cranio. Da escludere esemplari con musi eccessivamente corti, labbra pendenti, linfatismo. Una caratteristica di tipicità sono gli occhi piccoli, messi in posizione frontale e ravvicinati che conferiscono lo sguardo tipico quasi simile al babbuino. Il pelo è medio/corto, grosso simile a quello del cinghiale, il manto è tigrato in varie tonalità oppure fulvo, raramente nero. Il peso delle femmine varia dai 30/ 38 kg. Quello dei maschi 35/45. Il cane si presenta corto e compatto con linea dorsale pulita. Essendo animali poco manipolati, il carattere è quello dei cani antichi che si potevano trovare un tempo negli ovili e campagne isolane. Sono sicuramente più aggressivi rispetto alla maggior parte delle razze odierne. Ovviamente ogni cucciolo ha un proprio carattere: più timoroso, più spinto, ecc.…In generale possiamo dire che la sua attitudine principale è la guardia della proprietà. Non sono adatti alla convivenza coi propri simili a meno che non siano maschi e femmine.
Sconsigliato il Cane sardo a chi abbia altri cani.
Gli interventi di recupero sono iniziati negli anni ’80 e ’90 da appassionati che girarono a tappeto le campagne sarde alla ricerca di esemplari più caratteristici. Importante è precisare che il Cane sardo è stato recuperato e non ricostruito con altri incroci. Oggi possiamo dire che la razza non è in pericolo di estinzione ed il nostro compito (fino ad oggi volontariato gratuito) è quello di preservare la razza e difenderla da canari senza scrupoli. Fino agli anni ’70 e ’80 erano diffusi negli ambienti agropastorali. Ci sono vari documenti storici che parlano dei Cani tigrati presenti in Sardegna e tante sono anche le testimonianze di anziani pastori. Alcuni esemplari nascono con un’attitudine molto forte alla guardia della proprietà, possono essere mordaci con gli estranei, quindi è consigliabile avere dei box dove rinchiuderli in caso di visite, presenza di ospiti, ecc.…
Sono cani accorti, attenti alla presenza di estranei anche a distanza. Per esperienza personale, una volta diventati adulti, posso dire che non abbaiano a casaccio ma solo se c’è un effettivo pericolo. Non sono adatti a vivere in appartamento, consigliabile la convivenza col sesso opposto, legano molto con la famiglia ed hanno un rapporto quasi morboso col padrone.

L’altra razza che rappresenta la Sardegna è quella del cane o pastore Fonnese. “Per capire come si è sviluppato il cane di Fonni, scienziati dell’università degli studi di Milano, dell’università G. D’Annunzio e dell’ NHGRI hanno analizzato campioni di sangue di cani che vivono in diverse parti dell’isola ed hanno sequenziato l’intero genoma di uno di questi cani. Il team ha confrontato i dati col DNA di altre 27 razze europee, mediorientali e nordafricane. I dati hanno rivelato che il cane di Fonni mostra tutte le caratteristiche genetiche dell’essere una razza anche se si è sviluppata in assenza di un pedigree regolamentato ed è nato solo dalla tendenza dei pastori sardi a scegliere i migliori cani da guardia per l’allevamento. Il Saluki sarebbe uno dei suoi antenati (levriero proveniente dal Medio Oriente) ed anche il Komondor un guardiano di pecore proveniente dall’Ungheria.
Le origini della razza rispecchiano la migrazione umana in Sardegna che dimostra che i suoi abitanti condividono la più grande somiglianza genetica con persone provenienti da Ungheria, Egitto, Israele e Giordania. Ostrander afferma che “la mappa delle origini del cane è la stessa di quella delle migrazioni umane. Le persone viaggiavano coi loro cani proprio come ora.” (Fonte GENETICS SOCIETY OF AMERICA).

Furono impiegati anche come cani da guerra in Libia al fine di prevenire gli attacchi agli accampamenti italiani da parte dei ribelli Senussi che cercavano di penetrare le linee italiane; parrebbe anche che siano stati impiegati dalla Brigata Sassari durante la prima guerra mondiale e che dopo l’armistizio i tedeschi trafugarono alcuni esemplari che forse furono utilizzati per rinsanguare lo Schnauzer.
Il cane Fonnese un tempo ed in parte ancora oggi, aiutava il pastore nel governo del gregge tanto che i racconti sul loro allevamento sono suggestivi: tenuti sin da piccoli in buche del terreno venivano alimentati col latte di pecora alla cui mammella venivano attaccati al fine di associare gli odori dell’animale col concetto di madre da difendere. Infatti un solo animale può condurre e difendere un gregge intero.
Il pastore Fonnese è agile ma robusto. I colori del mantello sono vari: dal miele al grigio, dal nero al tigrato. Lanoso il sottopelo ma è presente anche una variante a pelo raso. Si affeziona notevolmente al proprietario che protegge e al quale ubbidisce ciecamente. Ha un ottimo istinto e quindi può essere utilizzato come cane da difesa e caccia grossa.

Ringrazio per la stesura di questo articolo il signor Piredda che fa parte dell’associazione Cane Sardu che mi ha fornito informazioni e foto preziose riguardanti il Cane Sardo e l’allevamento Su_pastore_ onnessu che invece mi ha fornito informazioni sul pastore Fonnese.

  Donatella Arezzini per Agenzia Stampa Italia.

 

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