(ASI) Non poche persone sostengono che l'epidemia da Coronavirus, giunta, in men che non si dica, anche in Italia, sia stata generata intenzionalmente.
La finalità di tale genesi sarebbe quella di contrastare un processo economico ritenuto dominante rispetto ad altri processi economici, di cui lede gli interessi di mercato.
Ho chiesto loro perché fossero convinti di tale loro asserzione.
La loro convinzione essi dicono essere sorretta dal modo in cui l'epidemia è esplosa,dal luogo in cui è esplosa e dall'attuale scenario economico, nonché dall'uso di strumenti bellici diversi da quelli utilizzati nel secolo scorso.
Essi sostengono, altresì, che la storia ci insegna che le guerre sono esplose per motivi economici e non certo per futili motivi.
E' cambiata la modalità di indire una guerra. Si è generata una nuova apocalisse che è il virus a veicolare.
Guerra biologica, dunque?
Essi affermano che il dominio del mercato e la conseguente potenza economica da esso derivante sono stati e sono ancora motivo di contese e di rivalità.
E' vero che il dio denaro domina l'agire umano e, pertanto, l'agire dei colossi economici.
Sostengono che la Cina è il nuovo conquistatore dei mercati mondiali e, per tale motivo, il virus ha avuto il suo focolaio in una grande città cinese, causando tante vittime e tanta paura, come le televisioni e i mass media hanno testimoniato.
La finalità è stata quella di generare paura e morte. Il monito è stato quello di fermare i mercati.
Il messaggio è stato, senz'altro, compreso da coloro i quali dovevano comprenderlo, non certamente dalla gente comune.
Vittime delle guerre sono sempre gli innocenti ed anche questa volta vittime sono gli innocenti.
Il virus non si è fermato in Cina. E' giunto in altri continenti e nazioni.
Ed è giunto anche in Italia. Viviamo ora giorni infelici e ci sentiamo inermi.
I medici ed i politici si azzuffano, rimbalzandosi responsabilità, ma è vero che entrambi sono innocenti e davvero molto impegnati per debellare il virus che viene da lontano.
Ho risposto ai sostenitori della guerra biologica che non sono disposta a credere a tale ipotesi perché essa ratificherebbe la morte della coscienza umana, che non morirà mai, proprio in quanto anche il mercato ha un'anima.
Biagio Maimone