Zitti, zitti… La Fiorentina alla ricerca di se stessa, squadra in chiara difficoltà dopo lo scivolone contro la Juventus. E se tornasse Prandelli?

(ASI) C’era una volta, potremmo cominciare così il nostro articolo. Qualcuno si stupirà, deciso e pronto nel sottolineare che, solitamente, sono le favole che hanno inizio in questo modo.

Vero in parte, ci sia concesso di aggiungere. Non racconteremo alcuna favola, non possediamo certo la fantasia necessaria per fantasticare. Ci limiteremo a narrare alcuni periodi sportivi della recente storia della Fiorentina dei Della Valle. Non perdiamoci in inutili chiacchiere, ricominciamo dal principio.

C’era una volta una squadra precipitata in serie C2 e costretta dagli eventi a mutare nome in Florentia Viola. Sapientemente guidata da Alberto Cavasin, allenatore scomodatosi direttamente dalla serie A, e con Di Livio e bomber Riganò in campo, riuscì nell’arco di una sola stagione a conquistare la promozione in C1. Categoria che non fu mai disputata, grazie ad un ripescaggio che condusse i viola direttamente in serie B.

Sempre con Di Livio e Riganò in campo, ma con l’indimenticabile Emiliano Mondonico in panchina, la squadra,- che nel frattempo era tornata nuovamente a chiamarsi Fiorentina-, riuscì a conquistare la serie A. Merito di Enrico Fantini, abile a salire in cattedra nel duplice confronto contro il Grifo. Sue le due reti determinanti.

Dopo soli due anni di purgatorio, la Fiorentina tornò,- per adoperare le parole di Dante Alighieri-, a riveder le stelle. E che stelle, potremmo aggiungere. Da Chiellini a Nakata, da Miccoli a Pazzini, fino a Javier Portillo, in viola deludente, vero, ma promessa della cantera del Real Madrid. Questo accadeva nel 2004/05. Luca Toni e Montolivo avrebbero brillato esattamente un anno dopo.

L’apoteosi fu raggiunta nel 2006/07 quando Cesare Prandelli,- un grandissimo allenatore-, nonostante quindici punti di penalizzazione da scontare, centrò la qualificazione in Coppa UEFA. Con Liverani in cabina di regia, Santana e Jorgensen a sgroppare sulle fasce, Mutu e Toni a capitalizzare la spettacolare mole di gioco creata, quella Fiorentina faceva innamorare tifosi e non. Era divinamente poetica, meravigliosamente artistica nelle giocate in campo.

La Coppa UEFA ardentemente desiderata, quasi conquistata, improvvisamente svanì sul più bello per colpa dei maledetti calci di rigore. A passare il turno furono gli scozzesi dei Rangers Glasgow. Dispiacque tanto perché quella squadra meritevole di applausi, avrebbe meritato anche di arricchire la bacheca con un trofeo. Nonostante le fatiche di coppa, arrivò in dote una storica qualificazione in Champions League.

Le cose belle non sarebbero finite in quella stagione, altre imprese epiche sarebbero state compiute, come la conquista di Liverpool con Jorgensen e Gilardino pronti a violare il tempio sacro di Anfield Road in rimonta.

Potremmo continuare e scrivere ancora lungo delle nobili gesta di Prandelli e dei suoi ragazzi, per poi dedicarci ai colpi di genio di Jovetic, alle geometrie di Pizarro, alla grinta di Vecino, o alla illimitata classe di Borja Valero. Non sarebbe giusto, troppe emozioni abbiamo smosso nei nobili cuori degli appassionati viola, sarebbe irriguardoso, considerato l’attuale momento, rievocarne altre. Il presente, scrivevamo, è grigio, molte nubi sono addensate all’orizzonte, con la squadra ancora alla ricerca di una personalità definita, e schiacciata tra le mura amiche da quella invulnerabile Juventus,- per alcuni aspetti sovrannaturale-, che vince e convince in questa epoca calcistica.

Pioli ha responsabilità? E’ questa la domanda che in tanti si pongono. Molti lo vorrebbero esonerato, altri lo considerano il minore dei mali. E’ lui l’allenatore giusto per questa squadra,- che è composta da tanti giovani, è bene ricordarlo-, oppure bisognerebbe pensare ad una sostituzione in panchina?

Tante domande, quello che ci sentiamo di rispondere è che la squadra è composta da tanti giovani calciatori,- e questo è un dato incontrovertibile-, e che Pioli è un ottimo allenatore.

Vi starete domandando dove volevamo arrivare con la storia,- badate bene, non favola-, a finire la che abbiamo provato a raccontarvi. Non lo sappiamo neanche noi. La certezza è che se ci voltassimo indietro, ci sarebbero tantissimi momenti belli da rievocare, segno questo che i Della Valle hanno fatto molto bene da quando hanno messo piede a Firenze per rilevare la Fiorentina e, soprattutto, per farla risorgere dalle ceneri.

Qualche stagione negativa fa parte del gioco del calcio, può capitare a tante squadre, non soltanto alla Fiorentina. E poi, se proprio vogliamo dirla tutta, quella attuale non è neanche arrivata a metà percorso. Mancano ancora tante partite.

Intanto sembra che qualcuno a Firenze stia lavorando per riportare Prandelli sulla panchina viola e che abbia esclamato: “Diamo a Cesare quel che è di Cesare”.

Naturalmente ne vorrete sapere di più.

Spiacente, ma al momento non possiamo svelarvi null’altro. Avete appreso fin troppo, miei cari lettori. Mi raccomando, si tratta di una notizia di prima mano, molto ufficiosa. Resti tra noi, strettamente confidenziale, quindi: zitti, zitti…

Raffaele Garinella- Agenzia Stampa Italia

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

Ultimi articoli

Tanti ospiti hanno dato il loro contributo all’inaugurazione del Premio Canaletto con talentuosi artisti esposti

(ASI) Grande successo di stampa e pubblico per l’evento inaugurale del prestigioso Premio Canaletto, che si è tenuto il 17 novembre all'Hotel Amadeus di Venezia, curato da Salvo Nugnes, ...

Grande successo per l’inaugurazione del Premio Canaletto a Venezia

(ASI) Il 17 novembre, l'elegante cornice dell'Hotel Amadeus di Venezia ha ospitato l'inaugurazione del prestigioso Premio Canaletto, un evento di grande rilievo nel panorama culturale e artistico italiano. L'incontro ha visto ...

Salute, Nursing Up: infermieri in attesa di risposte concrete. È giusto assumere personale dall'estero e rinviare al 2026 piano di assunzioni interno?

Ecco le riflessioni del sindacato, attraverso la voce del Presidente De Palma, a due giorni dalla manifestazione di protesta di Roma e dell'annunciato sciopero. (ASI) Roma  - Il Nursing ...

Forze dell’ordine. Mancini – Maccari (FdI): al questore Sartori vicinanza per vergognosi attacchi

(ASI) “Abbiamo conosciuto il questore Paolo Sartori durante il suo servizio a Mantova e ne abbiamo apprezzato la capacità di svolgere al meglio le sue delicate funzioni e lo spiccato ...

Migranti: Ziello (Lega), Boldrini sostiene che ‘scafista è anello debole’. Follia 

(ASI) Roma - “La Boldrini ci ha appena detto in commissione alla Camera che noi non dobbiamo avercela con gli scafisti perché ‘lo scafista è l’anello debole della catena’. Non ...

Manovra, Gasparri: Landini continua a incitare rivolta sociale? Sottovaluta ultime scandalose vicende 

(ASI) “Landini imperterrito continua a incitare alla rivolta sociale. E arriva a definire il governo ‘autoritario’. Abbiamo già visto in questi giorni come le sue parole risultino pericolose e istigative. ...

Quelle incomprensibili maglie un po’ larghe del Quirinale confessate dal presidente Sergio Mattarella

Gli studi di diritto costituzionale fatti ad Economia e Commercio, a Messina e, dopo, a Giurisprudenza, a Perugia (con Giuliano Amato docente) hanno lasciato, ancora, qualche traccia, che, come una ...

Condizioni lavoro personale e rinnovo contratto. UGL di Catania: «Sempre più insicurezza e disagi per i lavoratori e meno linee a servizio dei catanesi. Trantino ci riceva».

(ASI) Condizioni di lavoro del personale e rinnovo del contratto di servizio, le preoccupazioni della UGL di Catania: «Sempre più insicurezza e disagi per i lavoratori e meno linee a ...

Decreto flussi: Guerra (Pd), Immotivata esclusione dei Patronati, il Governo ci ripensi

(ASI) "Una incomprensibile innovazione nel decreto flussi, al voto da oggi alla Camera, esclude gli Istituti di Patronato dal novero dei soggetti abilitati all'invio delle richieste d'ingresso dei lavoratori stranieri ...

Camera, Baldino (M5S): "Fare chiarezza su schede bianche seggio di Cosenza, stop a lavori giunta"

(ASI) Roma - "L'inchiesta di Report sul caso Calabria ci ha dato finalmente voce dopo un anno che urliamo nella foresta contro uno scippo di democrazia a pieno titolo ...