(ASI) Intervista al prof. Claudio Finzi: " Braccio Fortebracci da Montone uno dei più grandi condottieri di tutti i tempi.La riscopertà della identità una risposta all’aspetto negativo della globalizzazione".
Perché Perugia riscopre la figura di Braccio Fortebracci da Montone?
Perché è stato uno dei più grandi condottieri di tutti i tempi, proprio preparando questa chiacchierata mi è venuta alle mani una lettera di del 1452 di Francesco Barbaro, un veneziano politico, scrittore, intellettuale ed esperto di cose militari. Scrive quasi trent’anni dopo la morte di Braccio e dice che i tre condottieri più importanti dei nostri tempi sono Braccio Fortebracci, Carmagnola e Niccolò Piccinino. Quindi addirittura due su tre sono Perugini.
In un mondo in cui la globalizzazione sembra appiattire le tradizioni e le origini che senso può avere la figura di Braccio?
La riscoperta delle tradizioni è proprio una risposta all’aspetto negativo della globalizzazione, per riscoprire e valorizzare la storia ed il patrimonio artistico della città.
Molti ritengono che Braccio sia stato un dittatore. Cosa ne pensa?
Non sono d’accordo. All’epoca le città erano piene di fazioni in lotta le une contro le altre. Trent’anni prima Coluccio Salutati aveva scritto un’opera “De tyranno”, in cui elogiava la figura del governante che da solo metteva un po’ d’ordine in città.
Ilaria Delicati - Agenzia Stampa Italia
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