(ASI) Avana- Il 12º viaggio apostolico di Papa Francesco è iniziato alle otto dall’aeroporto romano di Fiumicino. Prima tappa è stata Cuba, per incontrare il Patriarca ortodosso russo Kirill. È la prima volta che avviene un incontro così importante, gli altri Papi in passato avevano incontrato il Patriarca di Romania e Bulgaria.
Una giornalista messicana, Alazraki, ha regalato un sombrero al Pontefice durante il volo.
All'aeroporto dell’Avana, in una stanza rivestita di legno scuro, Francesco e Kirill si sono abbracciati calorosamente "Hermano (fratello), finalmente”, ha esultato Bergoglio.
È la seconda volta in cinque mesi che il Papa arriva a Cuba. Il presidente Raoul Castro ha accolto con gioia il pontefice.
Due ore di colloquio privato e poi lo scambio di doni. Papa Bergoglio ha donato alcune reliquie di San Cirillo ed un calice, mentre il Patriarca Kirill ha donato una copia della madonna di Kazan. Successivamente la firma della Dichiarazione comune.
Al termine del colloquio il Patriarca ed il Papa hanno parlato a braccio ricordando entrambi che si impegneranno a difendere il cristianesimo in tutto il mondo e a combattere ogni tipo di guerra. "Potremo lavorare affinché ogni vita umana sia rispettata e perché si rafforzi le fondamenta della morale e della famiglia e della persona”, ha commentato Kirill. Nella Dichiarazione si afferma che entrambi deplorano la perdita dell’unità, conseguenza della debolezza umana e del peccato e anche se sono consapevoli della permanenza di numerosi ostacoli, si augurano che l'unità si possa rinsaldare. Grande gioia per il rinnovamento senza precedenti della fede cristiana in Russia e nell'Europa dell'est. Entrambi sperano che il loro incontro possa contribuire alla riconciliazione greco-cattolica e ortodossa. Il rispetto reciproco è la base di ogni speranza ed esclude qualsiasi forma di proselitismo "non siamo concorrenti ma fratelli". Entrambi hanno ribadito che la famiglia si fonda sul matrimonio, atto libero e fedele di un uomo e di una donna. Il loro sguardo si è posato poi alle persone povere, migranti e rifugiati, sperano che la porta dei paesi ricchi possa rimanere aperta." Sono inaccettabili i tentativi di giustificare azioni criminali con slogan religiosi, nessun crimine può essere commesso in nome di Dio”.
Francesco ha ricordato che hanno lo stesso battesimo e sono entrambi vescovi, l'unità si costruisce nel cammino e Cuba sarà la capitale dell'unità.
Al termine dell'incontro il Papa è partito per il Messico, ha confidato hai 76 giornalisti che lo seguono il suo grande desiderio di fermarsi davanti alla Madonna di Guadalupe. Bergoglio, durante il volo, ha ricordato che molti messicani, pur ritenendosi atei, si dichiarano anche, guadalupiani.
Ilaria Delicati - Agenzia Stampa Italia
Copyright © ASI. Riproduzione vietata