(ASI) Il direttore della Sala Stampa Vaticana, padre Federico Lombardi, con una nota del 12 novembre 2015, ha risposto ad alcune allusioni circa la collaborazione dell’Apsa alla fuga di notizie, sulla quale pende un’indagine della Gendarmeria e della magistratura vaticana.
Il portavoce ha precisato che “l’Apsa ha sempre collaborato con gli organi competenti, non è sotto indagine e continua a svolgere la propria attività nel rispetto della normativa vigente”. Nonostante l’allargamento delle investigazioni ai due giornalisti Emiliano Fittipaldi de L’Espresso, autore di “Avarizia” e Gianluigi Nizzi di Mediaset, autore di “Via Crucis”, sospettati di aver concorso nella divulgazione di notizie e documenti riservati, l’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica, non è stata toccata dai sospetti dei magistrati, contrariamente a quanto affermato da alcuni organi di stampa. Anche la Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli ha voluto rendere noto che le notizie apparse sui giornali, riguardo un utilizzo non corretto dei suoi immobili, non sono veritiere e che intende tutelare nelle sedi più opportune il persistere di eventuali informazioni tendenziose. L’istituto vaticano ha precisato di essere in regola sia con la legislazione canonica sia con la legge italiana, dichiarando come, nella sola città di Roma, abbia pagato, nell’ultimo anno, circa due milioni di euro di Imu. Ribadisce come non sia vero che la Congregazione abbia affittato immobili di lusso a prezzi di favore o che sia proprietaria di un albergo. Il cardinale Tarcisio Bertone ha affermato esplicitamente di aver pagato con il proprio denaro la ristrutturazione dell’appartamento in Vaticano e di aver incaricato un avvocato per indagare sull’esatta dinamica della vicenda che lo ha visto sospettato di una gestione non corretta di denaro frutto della solidarietà nei confronti dei bambini malati. Sul fronte della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), l’organizzazione che riunisce tutti vescovi italiani, mons. Nunzio Galantino ha spiegato, in un’intervista a Famiglia cristiana, che gli scandali degli ultimi giorni sono un tentativo di delegittimare l’opera di riforma che la Chiesa sta portando avanti. Questa nuova ostilità sarebbe dovuta alla scomodità dei valori cristiani vissuti con radicalità, secondo l’insegnamento di papa Francesco.
Ilaria Delicati - Agenzia Stampa Italia