(ASI) L'aumento di temperatura superficiale non solo dell'oceano Indiano, ma anche di quello Pacifico non fa altro che incentivare fenomeni meteo estremi soprattutto sul Pacifico Settentrionale.
Da maggio ad oggi dobbiamo registrare rispetto al passato un incremento di tifoni del 100%. A farne le spese soprattutto la Cina ( in questi giorni si registra il tifone Chan – Hom ), il Giappone e le Hawaii. Nel passato tifoni tra maggio e luglio nel Pacifico non superavano come numero il 10, oggi ci troviamo invece a dover annoverare a metà luglio già 19 fenomeni. Ma che sta succedendo? Semplice, non solo l'aria e il suolo si riscaldano, lo fanno anche gli oceani e più lo fanno e maggiore sono questi fenomeni meteo estremi. Dobbiamo ricordare che Uragani e Tifoni ( sono la stessa cosa ) non sono altro che valvole di regolazione termodinamica del pianeta, essi infatti scaricano nelle latitudini più settentrionali il calore eccessivo che raccolgono tra l'equatore e le aree tropicali. Se la temperatura terrestre tende ad aumentare non dovremmo in futuro meravigliarci più di tanto se tifoni e uragani saranno sempre più numerosi e violenti. Purtroppo gli scienziati hanno notato che le acque calde dell'oceano Pacifico che attivano il fenomeno del Nino si sono riscaldate in maniera anomala e quindi, ci dicono, è possibile che si verifichi a breve un fenomeno meteo globale di inusitata intensità, tale da coinvolgere anche il clima sul continente europeo.
Accademia Kronos