(ASI) Il 10 settembre 2014 sarà una data destinata ad entrare nella storia del Cavallino Rampante. Dopo 23 anni giunge al suo epilogo l’era della presidenza Montezemolo che a partire dal 13 ottobre prossimo sarà sostituito dall’amministratore delegato di Fca (Fiat – Chrysler Automobili) Sergio Marchionne.
“Il mio ringraziamento”- ha dichiarato Montezemolo nel comunicato-“ va innanzi tutto a donne e uomini eccezionali in fabbrica, negli uffici, nei campi di gara, sui mercati di tutto il mondo che sono stati i veri artefici in questi anni della grande crescita dell’azienda, delle tante memorabili vittorie e del successo del marchio diventato grazie a loro uno dei più forti al mondo”.
Il comunicato con il quale Luca Cordero di Montezemolo annunciava la fine per “sua richiesta” del rapporto con Ferrari, è giunto 2 giorni dopo lo sconfortante week-end di gara del Gp di Monza. Quest’ultimo pareva però già da tempo esser destinato a divenire uno “spartiacque” in quanto molti malumori si andavano manifestando già da tempo in casa Fca.
“Del futuro della Ferrari - ha commenta Marchionne - io e Luca abbiamo discusso a lungo. Il nostro comune desiderio di vedere la Ferrari esprimere tutto il suo vero potenziale in pista ci ha portato ad alcune incomprensioni che si sono manifestate pubblicamente nello scorso week-end”. Marchionne ha poi ringraziato Montezemolo per il lavoro svolto in Fiat e Ferrari in questi anni.
Infatti tra le conseguenze più immediate del passaggio della presidenza a Marchionne, che avverrà a conclusione dei festeggiamenti per i 60 anni della Ferrari in America, porterà come immediata conseguenza la fine dell’autonomia decisionale della Ferrari e del reparto corse in favore di una più importante presenza del consiglio di amministrazione (Cda) del gruppo Fca.
Marchionne ha rassicurato che tale ristrutturazione degli assetti interni del marchio non avrà conseguenze sulla produzione. La Ferrari, seppur privata di autonomia, non dovrebbe diventare uno dei tanti marchi (brand) del gruppo. Anzi Marchionne ha assicurato che sul piano del reparto corse tale ristrutturazione sarà volta a poter concentrare maggiori energie creando di fatto delle sinergie che coinvolgano tutto il gruppo per far si che la Ferrari torni vincente in F1.
Dal punto di vista della produzione dei modelli stradali, parrebbe delinearsi per il futuro un “tridente” del lusso made in italy costituito da Ferrari, Maserati e Alfa Romeo. In quest’ottica Montezemolo ha però precisato che –“se scambio di tecnologie avverrà sarà solo dalla Ferrari verso gli altri due brand e non il contrario”. Marchionne ha immediatamente fatto eco a questa dichiarazione specificando che quella del “tridente” del lusso, sarebbe appunto solo un ipotesi, peraltro al momento non supportata da alcun piano industriale, da realizzarsi solo previa il rilancio dell’Alfa Romeo e non perdendo di vista l’importanza di “preservare l’unicità della Ferrari”.
L’ immediata conseguenza della ristrutturazione in casa Ferrari è stata il fatto che, seppur al momento non ne sia prevista la quotazione in borsa, sta già influenzando i mercati. Infatti il nuovo assetto societario ha già premiato la quotazione in borsa di Fca, che quindi vede ancor più vicino e promettente il traguardo dell’inizio della propria quotazione alla borsa di Wall Street.
A conferma di ciò lo stesso Montezemolo, nel suo comunicato, ha precisato – “La Ferrari avrà un ruolo importante all’interno del gruppo FCA nella prossima quotazione a Wall Street e si aprirà quindi una fase nuova e diversa che credo giusto debba essere guidata dall’Amministratore Delegato del Gruppo”.
L’era Montezemolo rimarrà contraddistinta da grandi vittorie seguite alla delicata fase di rilancio di Ferrari che stava attraversando un momento di “opacità” tra la fine degli anni 80 e l’inizio dei 90. La presidenza di Montezemolo ha portato al cavallino rampante ben 14 titoli, tra titoli piloti e costruttori, in Formula 1. Inoltre la produzione dei modelli stradali conobbe un nuovo impulso dato da una maggior cura e ricercatezza tanto nelle soluzioni tecniche adottate, quanto in nuovi standard di lusso e comfort.
Alexandru Rares Cenusa - Agenzia Stampa Italia