(ASI) I partiti euroscettici crescono in tutta Europa. Tacciati di populismo, questo non sembra fermarli. Secondo il think tank britannico Open Europe, potrebbero superare il 30% e conquistare circa 218 seggi del Parlamento Europeo.
Una vera e propria valanga che potrebbe abbattersi su Stasburgo a maggio. Dalla Le Pen fino a Nigel Farage, passando per la Lega Nord di Salvini e il partito xenofobo olandese di Gert Wilders, l’universo dei partiti euroscettici abbraccia visioni politiche molto distinte fra loro.
Tra di loro rientra il Movimento 5 Stelle, che tuttavia, almeno per ora, ha rifiutato di costituire un gruppo al Parlamento Europeo con i partiti già citati. Un punto di convergenza potrebbe trovarsi con il Partito Pirata Svedese, che raggiungo il 25% di gradimento fra i giovani. Attualmente hanno due eurodeputati, conquistati nelle elezioni del 2009, ma stando ai sondaggi potrebbero raddoppiare il risultato dell’ultima volta. Un altro possibile alleato è il Partito X, formazione politica nata come conseguenza delle proteste in Spagna degli Indignados, il quale ha alte affinità programmatiche con il Movimento 5 Stelle. Una cosa è certa, dal 25 maggio il Parlamento Europeo non sarà più lo stesso.
Guglielmo Cassiani Ingoni – Agenzia Stampa Italia