×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 113
Intervista al Professor Rudolf Lill, tra i massimi storici contemporanei
(ASI)Grande europeista, profondo conoscitore dell'Italia e dei suoi problemi, disse no al politologo e giornalista Rusconi due anni fa. E lavorava assieme a De Felice e Rosario Romeo...

Valentino Quintana: Professor Lill, per me è un onore averla al mio tavolo ed intervistarla. Lei è un grande conoscitore del nostro Paese, ha scritto molto sull'Alto Adige, sul Potere dei Papi (pubblicato niente poco di meno che dall'Editore italiano Laterza)...

Rudolf Lill: Lei sa tante cose. Ora sono un pochino fuori dai giochi, ma sì, trovo oltretutto il tema dell'Alto Adige una questione veramente interessante. Un esempio di pacifica convivenza (con qualche eccesso) dopo anni di tensione.

V.Q.:Oltremodo, si parlano perfettamente due lingue, italiano e tedesco. E lei le padroneggia perfettamente.

R.L.: Eh, la ringrazio, ma proprio perfettamente no. Potrei dire lo stesso di Lei. Io quando ho cominciato a venire in Italia, mi interessavo a tutto ciò che fosse storico: storia dell'arte, storia dell'architettura, storia medievale e contemporanea. In questa sua splendida città, Padova, sono stato al Convento di Santa Giustina, negli anni '60 - '70 a leggermi i volumi di storia italiana dell'epoca. Così, ho perfezionato l'italiano.

V.Q.: Può quindi apprezzare diversi aspetti della vita italiana.

R.L.: Direi di sì. A casa mia, in Germania, a Colonia, io e mia moglie siamo soliti guardare il vostro terzo canale televisivo (Rai 3), e conosco bene la situazione italiana. Poi, negli anni '70 ero spesso a Roma. Avevo casa vicino a Renzo de Felice. E con Rosario Romeo, mi sentivo anche io un po' romano.

V.Q.: Quindi Lei professore, ha conosciuto niente poco di meno che Rosario Romeo e Renzo de Felice, due dei nostri massimi storici contemporanei, di cui uno che ha compiuto un lavoro monumentale sul Fascismo?

R.L.: Sì certamente. Non solo li ho conosciuti, ma ho lavorato assieme a loro. Ricordo quando hanno bruciato la casa a Gentile, quel famoso collettivo.

V.Q.: Questo a causa della sua nuova interpretazione del Fascismo, che ha fatto un pochino trasalire qualcuno.

R.L.: Il suo lavoro resta mastodontico. Ma ha avuto tanti altri allievi...

V.Q.: Sì, tra cui spicca Emilio Gentile, che lo ha superato come studi...

R.L.: E lei sa in cosa si differenziano le interpretazioni di Gentile e De Felice?

V.Q: Essenzialmente, Gentile si concentra sullo stato totalitario Fascista, De Felice, ha fatto un grosso lavoro di ricostruzione.

R.L.: E' tanto che non vedo Gentile... Penso che ormai andrà in pensione tra un po'...

V.Q.: Può darsi.

R.L: Io vengo da una regione tedesca dove cattolici ed ebrei han sempre convissuto con serenità. Poi il nazional - socialismo e il nazionalismo hanno rovinato tutto trascinandoci in una catastrofe. E sono d'accordo con ciò che diceva Gentile. Il Fascismo italiano, non era razzista (anche per la disposizione d'animo del popolo italiano) quanto il nazismo tedesco.

V.Q.: Già.

R.L.: Poi, si sa, Italia e Germania hanno avuto affinità nelle loro riunificazioni. Lei accenna, nel suo articolo "Storia d'Italia e Storia d'Europa", uscito un paio di anni fa per il giornale online effedieffe.com ad un convegno italo - tedesco sulla riunificazione italiana.

V.Q.: Sì, si è svolto presso l'ambasciata italiana a Berlino, nel 2011, per i 150 anni dell'Unità d'Italia.

R.L.: Vede, ero stato invitato anche io. Ma volevano parlare anche della resistenza. Io non trovo giusto mischiare gli argomenti. Avevano chiamato anche Rusconi, che è un politologo. Ma lui non si è mai occupato essenzialmente degli aspetti della riunificazione tedesca, così come approfonditamente, pochi conoscono il percorso che lega Cavour all'Italia. Pertanto, ho negato la mia presenza.

V.Q.: Cioè, lei ha detto di no a questo convegno? Coraggioso...

R.L.: Vede, pochi storici si sono occupati di determinati argomenti, io, un collega austriaco, e pochissimi altri. Pertanto ci vuole una certa competenza, altrimenti...

V.Q.: Si intravede un Suo spirito europeista....

R.L.: Vede io ho sempre creduto nell'Europa. Già da quando ero membro dell'Istituto italo - germanico di Como Villa Vigoni, o presidente, decine e decine di anni fa, dell'Istituto "Storico - Germanico" di Roma. I miei interventi sono andati sempre in quella direzione. Ora invece vedo molte più difficoltà...

V.Q: C'è meno spirito europeista. La crisi, la speculazione finanziaria, l'euro, i paesi "virtuosi" contro quelli "indebitati". La vedo più dura rispetto all'Europa di De Gasperi, Adenauer...

R.L.: Sì, ma io parlo anche di trent'anni fa, con Andreotti e Craxi. C'era più spirito unitario. Ora si sta frammentando....

V.Q: I tempi sono purtroppo cambiati. D'altronde, se non si fa qualcosa contro la speculazione, ricompattare un'Europa già poco salda, sarà difficile.

R.L.: Le sue considerazioni sono giuste, purtroppo.

V.Q.: Interessante è anche la sua Deutsch - italienische Geschichte (storia italo - tedesca).

R.L.: Ah, se ne vuole una copia gliene potrei fare dono. Comunque, lei è molto gentile.

V.Q.: Di nulla Professore, è un onore anzi!

R.L.: Io ho altresì letto i suoi articoli di storia, e trovo le sue considerazioni interessanti. In Italia ci sono pochi giornalisti che scrivono ottimi pezzi: Mieli è molto bravo, poi c'è Citati...

V.Q.: Quelli sono maestri professore, magari essere a tal livello!

R.L: Sì, ma bisogna comunque fare attenzione ai giornalisti. Ora i tedeschi hanno ben pochi ricordi storici al di là del Terzo Reich. E questo, in parte, è anche imputabile a loro.

V.Q.: E' vero, oltremodo, se comunque, storiograficamente riconduciamo tutto ad una reductio ad hitlerum, non si conosceranno mai né gli altri argomenti, né usciremo da questa spirale.

R.L: Vero. Bisogna parlare sempre di tutto. E lei che cosa ne pensa della situazione italiana attuale?

V.Q.: Molto difficile Professore, molto difficile. Ci sono una serie di problemi atavici.  Comprende questa parola?

R.L: Certo, non è solo Berlusconi. Speriamo che si prosegua, e l'Italia trovi la sua strada, in chiave europea.

V.Q.: Si vedrà Professore, si vedrà.

R.L: Dunque, lei ha anche scritto un'opera su Trieste e il Confine Orientale, giusto? Io ho conosciuto il Professor Ara, una persona meravigliosa sotto tutti gli aspetti, di un'antica famiglia ebraica. Parlava un tedesco molto bello, con un grazioso accento viennese, avendo insegnato lì per un periodo. Ed era innamorato della visione mitteleuropea che ha anche Magris. Poverino, è morto di cancro, ma era una persona speciale, un grande germanista.

V.Q: Sì, Ara lo ricordiamo per quel suo splendido libro Trieste, un'identità di frontiera, scritto a quattro mani, per l'appunto, con Claudio Magris. Una figura splendida, scomparsa prematuramente.

R.L: Speriamo che vengano presto nuove leve di tal calibro.

V.Q: Sicuramente Professore, i tempi, porteranno anche le nuove leve.

R.L: Va bene, è stato interessantissimo e un piacere parlare con lei. Ora i miei occhi reclamano un po' di riposo, sa, sono un giovane di una volta...

E si congedava, con quella giovinezza nello spirito, e quell'arguzia argomentativa...

Valentino Quintana per Agenzia Stampa Italia

ASI precisa: la pubblicazione di un articolo e/o di un'intervista scritta o video in tutte le sezioni del giornale non significa necessariamente la condivisione parziale o integrale dei contenuti in esso espressi. Gli elaborati possono rappresentare pareri, interpretazioni e ricostruzioni storiche anche soggettive. Pertanto, le responsabilità delle dichiarazioni sono dell'autore e/o dell'intervistato che ci ha fornito il contenuto. L'intento della testata è quello di fare informazione a 360 gradi e di divulgare notizie di interesse pubblico. Naturalmente, sull'argomento trattato, il giornale ASI è a disposizione degli interessati e a pubblicare loro i comunicati o/e le repliche che ci invieranno. Infine, invitiamo i lettori ad approfondire sempre gli argomenti trattati, a consultare più fonti e lasciamo a ciascuno di loro la libertà d'interpretazione

Ultimi articoli

Fisco, Gasparri: redditometro esce di scena grazie a Forza Italia

(ASI) "Arriva a compimento la battaglia condotta con determinazione da Forza Italia. È grazie al movimento azzurro che il redditometro esce definitivamente di scena. Ieri ho incontrato il viceministro Leo, constatando ...

Pavanelli (M5S): “Umbria, su trasporti da centrodestra solo chiacchiere

(ASI) ”“Secondo le destre, il trasporto pubblico locale in Umbria è in grande salute e sono imminenti nuovi investimenti. Mentre è chiaro il motivo degli annunci alla vigilia delle elezioni regionali, non ...

Piano Strategico ZES Unica, Confindustria, bene struttura e contenuti

Mazzuca: “Incentivare dinamismo economia meridionale. Lavoriamo insieme per aumentare risorse credito d’imposta” (ASI) Roma - “Valutiamo positivamente la struttura e i contenuti del Piano strategico sulla ZES Unica ...

Rai, Ruotolo (Pd): tracollo ascolti telegiornali è fallimento Telemeloni, serve riforma governance

(ASI) "Prendiamo atto e ci dispiace veder ridotto così quello che una volta era il servizio pubblico di tutti e per tutti e che oggi è un triste megafono del partito ...

Aborto, Pro Vita e Famiglia: dopo Bologna contestazioni ad Ancona per la proiezione di "Baby Olivia"

(ASI)  Pro Vita & Famiglia Onlus ha svolto oggi ad Ancona la proiezione del video di Baby Olivia, che mostra con rigore scientifico l'inizio e lo sviluppo della vita ...

Il 6 settembre a Napoli straordinario evento per onorare la Giornata Mondiale della Fisioterapia

(ASI) La città di Napoli si appresta ad ospitare uno straordinario evento dedicato alla giornata mondiale della fisioterapia. Ad organizzarlo per il prossimo 6 settembre è l'Ordine Interprovinciale dei Fisioterapisti di Napoli, ...

Lavoro occasionale: voucher 2024

(ASI) Anche nel 2024 sono disponibili i voucher per il lavoro occasionale, si tratta di una forma di pagamento alternativa per il lavoro occasionale accessorio o per prestazioni saltuarie. I voucher ...

La pressione fiscale in Italia è troppo elevata. L'analisi dell'economista Gianni Lepre

La pressione fiscale in Italia è troppo elevata. L'analisi dell'economista Gianni Lepre

Economia, Misiani (Pd): sostituzione ragioniere generale sarebbe occupazione militare del governo

(ASI) "Il ragioniere generale dello Stato è il guardiano dei conti pubblici. È una funzione di grande responsabilità. Sostituirlo adesso, mentre sono in corso i negoziati con la Commissione UE sul piano ...

Sanità Lazio, UGL: “Fondazione Santa Lucia a rischio fallimento. La Regione intervenga per scongiurare terremoto occupazionale”

(ASI) Roma - "Un terremoto occupazionale rischia di abbattersi sulla sanità di Roma e del Lazio. La Fondazione Santa Lucia, punto di riferimento da 64 anni della riabilitazione della Capitale e ...

×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 113