(ASI) Roma – “Conte e Calenda non conoscono vergogna. Il primo è stato tutto e il contrario di tutto: sovranista con Salvini, europeista con Zingaretti, filo-cinese coi giallorossi, filo ucraino a parole ma con voti contrari all’invio di aiuti. Il secondo, invece, ha perso l’ennesima occasione per dimostrarsi uomo trasformando una manifestazione in difesa dei diritti e della democrazia in uno squallido palcoscenico dai bassi fini politici.