Una evidente logica spartitoria non solo politica ma anche geografica: il nuovo CdA di Umbria Acque nella sua componente pubblica concentra nell'area intorno Perugia e in pochi chilometri quadrati tutti i propri componenti con alcuni nomi di evidente derivazione partitica.
Con simili bollette particolarmente gravose per gli utenti dell'intero Ambito Ottimale e' francamente inaccettabile che siano esclusi interi territori a cominciare dall'intera Alta Umbria per passare alla Media Valle del Tevere anch'essa esclusa. Saremmo curiosi di sapere i criteri che hanno caratterizzato la formazione della lista da parte dell'Assemblea dei Comuni e perche' non si sia proceduto al ribasso dei compensi degli Amministratori secondo una logica di rigore ed opportunita'. 25000 euro per il Presidente e 9000 euro annui per i Consiglieri sono un insulto ai cittadini e alla politica.Ai cittadini chiamati ad onorare bollette con voci quanto meno dubbie e a pagare depositi cauzionali in momenti di difficolta' economica non si possono giustificare compensi così alti per prestazioni non certo continuative ed onerose. Ma sono inaccettabili questi compensi anche per Sindaci ed Assessori dell'Ambito che con ben più gravi responsabilità e maggiori carichi di lavoro percepiscono il più delle volte una cifra di gran lunga minore. Si e'in sostanza consumata sull'altare degli equilibri politici una brutta pagina che allontana la possibilità di riforme condivise ed armoniche di livello endoregionale che tanto stanno a cuore alla Giunta regionale. Più che onerosi e pletorici disegni di legge e compromessi tra poteri serve quel buonsenso che troppo spesso manca al Centrosinistra di Governo umbro.
Perugia, 20 luglio 2011
Andrea Lignani Marchesani