Attività del Municipio di Perugia del 21/02/2011
COMMISSIONE PER LA QUALITA’ ARCHITETTONICA E IL PAESAGGIO/ ILLUSTRATE QUESTA MATTINA LE LINEE DI INDIRIZZO/ IL BILANCIO DI UN ANNO DI LAVORO
Da gennaio a dicembre 2010 la Commissione per la qualità architettonica ed il paesaggio, strumento per l’affermazione della qualità urbana ed il rispetto dell’identità storica, ambientale, culturale del territorio, in 63 sedute ha esaminato un totale di 1.986 pratiche e rilasciato 307 pareri favorevoli con condizione, 70 contrari, 1.147 favorevoli; 154 le pratiche rinviate. Il totale delle pratiche presentate è stato di 4.418, ma di queste, appunto, solo 1.963 per pertinenza sono andate in Commissione (interventi in zona vincolata, altezza degli edifici superiori a m. 6,50, piani attuattivi, insegne e interventi in deroga, opere pubbliche comunali) le altre seguono una tipologia diversa (varianti, modifiche o manutenzioni), e vengono esaminate direttamente dagli uffici tecnici del Comune.
Questo, in sintesi, il bilancio in cifre del primo anno di insediamento della Commissione per la qualità architettonica ed il paesaggio fornito questa mattina, durante una conferenza stampa tenuta a Palazzo Grossi dall’assessore all’Urbanistica, Valeria Cardinali e dal presidente della Commissione stessa, il consigliere incaricato dal sindaco, Alvaro Mirabassi. Hanno partecipato, inoltre, esponenti della Commissione, dirigenti e tecnici del Comune.
A un anno di insediamento la presentazione ufficiale di questa Commissione per la qualità architettonica ed il paesaggio, che ha sostituito la precedente Commissione urbanistica, ma con un ruolo diverso. “Il parere di questa Commissione non è vincolante, ma non è mai accaduto che non se ne tenesse conto - ha precisato l’assessore Cardinali.- La Commissione ha la funzione di pungolo, di ricerca della qualità e del valore aggiunto in architettura e in edilizia. E’ composta da membri esterni, a garanzia di completa equità”. La Commissione consente, infatti, “coinvolgendo gli ordini professionali, una sorta di rapporto di scambio esterno; favorisce il rapporto tra bravi professionisti interni al Comune e bravi professionisti esterni, affinché tutti parliamo la stessa lingua”.
Mirabassi, premettendo che le linee che segue la Commissione “sono quelle generali di mandato del sindaco”, ha precisato il ruolo della Commissione, luogo di incontro tra professionalità pubblica e privata, che è quello “di esprimere opinioni sulle pratiche e i progetti, ma non di entrare in merito alla normativa edilizia né fornire interpretazioni normative”. Obbligo inderogabile è il rapportare ogni scelta con la sostenibilità ambientale.
La vicepresidente, l’architetto Enrica Capponi, ha illustrato il documento della dichiarazione di indirizzi che la Commissione si è data, “importante per noi e per gli ordini professionali”, all’insegna della trasparenza, dell’omogeneità di giudizio e della oggettività. “Un documento a supporto dei tecnici e dei professionisti per chiarire la trasformazione e i cambiamenti che saranno fatti nel territorio e che con esso devono dialogare”. L’attuale tipologia di interventi riguarda non tanto le nuove costruzioni, ma molte ristrutturazioni e manutenzioni, nonché impianti fotovoltaici, legati soprattutto al tema degli incentivi, anche se, come ha precisato la Cardinali, i grandi impianti sono di competenza della Provincia.
Il dirigente U.O. Architettura e progetti urbani, l’architetto Sergio Asfalti ha parlato dell’istituzione di un bando che prevede, in tempi brevi, un premio alla migliore opera di architettura realizzata a Perugia negli ultimi 10 anni; e, a cadenza bimestrale, un “Premio di Architettura città di Perugia” verso progettisti, committenti e imprese costruttrici, sia di nuova costruzione che di recupero. Il premio consisterà in una targa da inserire nell’oggetto come elemento qualificante. Il premio sarà dato a opera finita, perché capita che l’esito finale, anche a causa della crisi, sia diverso dal progetto iniziale.
A margine della conferenza si è parlato dei tempi piuttosto lunghi che riguardano l’iter delle pratiche di cui spesso viene accusato il Comune. “I tempi e le lungaggini - ha detto l’assessore – sono dati da normative che creano appesantimento sull’applicazione delle norme, ma le leggi non le facciamo noi”. Inoltre, molti progetti presentati non sono completi e spesso non vengono ritirate le pratiche quando sono pronte, causando perdite di tempo.
La qualità architettonica è figlia della cultura, è stato detto, infine, e “non ci può essere un buon progetto senza un buon committente”, ma è stato fatto notare che “c’è una tendenza al miglioramento rispetto ai progetti di qualche tempo fa, e il tentativo di proporre un linguaggio moderno”. La Commissione per la qualità architettonica ed il paesaggio è composta da: consigliere Alvaro Mirabassi (presidente), arch. Enrica Capponi (vicepresidente/ Esperto Ambientale), arch. Paolo Raspa (Esperto Ambientale), dott. Michela Timi (Geologo effettivo); dott. Francesco Brunelli (Geologo supplente); ing. Sergio Falchetti (rappresentante Ordine Ingegneri), arch. Anna Tini Brunozzi (rappresentante Ordine Architetti), geom. Marco Mezzasoma (rappresentante Ordine Geometri), Francesco Brunelli (Agronomo), ing. Enrico Antinoro (dirigente Settore Ambiente e Territorio).
La Commissione per la qualità architettonica ed il paesaggio è stata istituita dal consiglio comunale. Le linee di indirizzo sono un importante strumento a tutela del territorio.
Il documento, in continuità con l’operato delle precedenti Commissioni, intende fissare i principi ed i criteri adottati dalla Commissione per la Qualità Architettonica ed il Paesaggio al fine della formazione dei propri pareri. Definisce anche gli indirizzi della Commissione in modo da garantire l’omogeneità dei pareri e consentire l’agile esame delle istanze.
Nel fondamentale capitolo dei principi, si afferma che l’operato della Commissione per la Qualità Architettonica ed il Paesaggio sarà improntato ad affermare una “Cultura del Progetto” capace di coniugare la qualità architettonica degli interventi con la salvaguardia e la valorizzazione dei caratteri peculiari del paesaggio, sia urbano che rurale.
I progetti dunque non dovranno limitarsi a fornire mere risposte tecniche ma dovranno esprimere specifiche idee circa la valorizzazione dei luoghi, e le soluzioni dei progettisti dovranno garantire il miglioramento del tessuto edilizio ed il paesaggio, nel pieno rispetto, in particolare, dei beni culturali del territorio comunale.
La qualità andrà dunque ricercata nell’applicazione di un rigoroso metodo progettuale, partendo dal presupposto che tutti gli interventi su edifici ed ambiti territoriali, urbani e non, anche privati, investono l’interesse generale rappresentato dalla qualità urbana e del paesaggio. Pertanto acquistano particolare significato gli interventi che, direttamente o indirettamente, interessano spazi di connessione, recinzioni, muri e opere di sostegno, aree verdi, attrezzature tecnologiche, nonché colori delle facciate, finiture ecc. in quanto elementi di comunicazione essenziali del livello culturale della città.
Per la formazione dei pareri, la Commissione valuterà il rapporto fra luogo e progetto sulla base di: una specifica analisi del luogo d'intervento e dell'ambito territoriale cui appartiene, tale da valutare il corretto inserimento paesaggistico ed ambientale della proposta progettuale; l'individuazione di corrette soluzioni morfologiche, tipologiche, compositive, costruttive e tecnologiche dell'intervento; l’attenzione posta dal progetto agli spazi aperti connessi agli interventi edilizi.
In particolare, l'analisi del luogo, ove l’intervento lo giustifichi, dovrà essere composta da: indagini, se necessario anche di carattere storico, del tessuto edilizio circostante; studio degli aspetti geologici, geomorfologici, idrogeologici, idraulici e sismici; studi degli aspetti paesaggistici e naturalistici, con riferimento a flora, fauna ed ecosistemi.
Il progetto dovrà evidenziare e valutare alcuni aspetti come le modificazioni dello stato geomorfologico, idrogeologico e idraulico preesistenti; l’inserimento paesaggistico e ambientale dell’intervento; la coerente applicazione del linguaggio architettonico nello sviluppo del progetto, sia sotto l'aspetto compositivo-formale, sia rispetto alle scelte tecnologico-edilizie e dei materiali; l'adozione di contenuti innovativi per quanto riguarda gli aspetti architettonici, bioedilizi, bioclimatici; le caratteristiche dei siti prescelti in relazione alle forme d'uso cui essi sono destinati. Dovranno essere inoltre fornite le soluzioni alle diverse forme di accessibilità, alla continuità planimetrica ed altimetrica degli spazi pubblici e privati di uso pubblico (spazi pedonali, aree verdi, parcheggi, ecc.), alle fonti di illuminazione esterna, affinché non contrastino con l’immagine unitaria della città.
La documentazione dovrà infine prevedere una serie di materiali: la relazione tecnica generale e quella tecnica descrittiva associata al progetto (con i materiali utilizzati per l'esecuzione delle coperture e dei relativi manti, delle facciate e di tutti i principali componenti edilizi, con particolare riferimento al tipo di finitura, colore e trattamento delle superfici; dovranno inoltre essere descritti i materiali previsti per le pavimentazioni esterne, pedonali e/o carrabili); l’elaborato descrittivo dell’inquadramento urbanistico con una documentazione fotografica a larga scala; i grafici di progetto, relativi ai particolari costruttivi; la documentazione fotografica a colori atta alla piena comprensione dell’oggetto e del suo intorno; la relazione geologica.
Inoltre, a completamento della documentazione, alcune raccomandazioni: l’indicazione dell’uso di intonacature a base di calce per quanto riguarda gli intonaci; il riferimento, per quanto riguarda i colori delle facciate e finiture da realizzare, alla cartella della scala di colori normalizzata RAL per la esatta definizione delle tonalità previste (altrimenti, ed in particolari casi, potrà venire richiesta la campionatura dei colori, sia in tinteggio che in intonaco); la redazione, nel caso di varianti, dell’ elaborato di confronto tra progetto approvato e variante richiesta; la dimostrazione, nel caso di formazione di muri di sostegno, della loro realizzazione possibilmente secondo le regole del costruire nella tradizione locale, e comunque nel pieno rispetto dell’inserimento del paesaggio, urbano e non.
ILIO LIBERATI, ASSESSORE ALLO SPORT: “IL DERBY PONTEVECCHIO – PERUGIA SI GIOCHI AL CURI”
Il derby Pontevecchio – Perugia (undicesima giornata del campionato di serie D) è meglio giocarlo al Curi. E’ il senso di una lettera che l’ assessore allo sport, Ilio Liberati, ha inviato alle due Società e alla Lega dilettanti, nazionale e interregionale. Per la partita del 20 marzo, ha scritto Liberati, c’è naturalmente molta aspettativa da parte dei tifosi e della città in generale.
“L’interesse dell’ Amministrazione comunale – spiega l’ assessore allo sport - è precipuamente quello di promuovere e valorizzare una corretta ed ampia partecipazione di quanti vogliono concorrere a questa festa dello sport cittadino che, stante le attuali condizioni, è patrimonio di tutta la città”. E’ preferibile, allora, che la partita si giochi al Curi, “tenuto conto della attuale, maggiore capienza dell’impianto sportivo”.
GIOVEDI’ TORNA “UN NOTAIO PER AMICO”, SPORTELLO DI CONSULENZA GRATUITA A PALAZZO DEI PRIORI
E’ per giovedì prossimo, 24 febbraio, l’appuntamento mensile con “un notaio per amico”, lo sportello di consulenza gratuita per le materie giuridiche notarili al quale i cittadini possono rivolgersi.
I perugini hanno dimostrato di gradire e di voler approfittare dell’ iniziativa del Comune e del Consiglio Notarile di Perugia: il mese scorso – era il primo appuntamento – ne hanno approfittato in diciotto. Tra i diversi temi, sui quali i cittadini hanno chiesto consigli ai professionisti, l’acquisto della prima casa, le donazioni, mutui e successioni.
Il servizio è attivo un giorno al mese (l’ultimo giovedì) dalle ore 9,30 alle 12 nella Sala delle commissioni di Palazzo dei Priori. Per porre le proprie domande occorre un appuntamento da fissare con l’Ufficio Contratti del Comune di Perugia, ai seguenti numeri telefonici: 075 – 5772427 – 5772235 – 5772689 – 5772239.
E’ inoltre attivo sul sito web del Comune www.comune.perugia.it uno specifico servizio che permetterà ad ogni cittadino interessato di registrare i dati anagrafici, l’indirizzo i recapiti telefonici/telematici ed i quesiti che intende formulare. Sarà cura del Comune inoltrare la richiesta al Consiglio Notarile per la risposta che sarà inviata all’indirizzo telematico comunicato dal cittadino stesso.
Lunedì 21 febbraio 2011 Allegato all’Ami n. 44
CONSIGLIO COMUNALE/ OGGI, LUNEDI’ 21 FEBBRAIO 2011, LA SEDUTA A PALAZZO DEI PRIORI
La seduta del Consiglio Comunale di Perugia si terrà oggi, lunedì 21 febbraio 2011, in 1^ convocazione, alle ore 15.30, presso la Sala del Consiglio Comunale di Palazzo dei Priori. Qualora la riunione risultasse deserta in mancanza del numero legale, la seduta si terrà in 2^ convocazione, mercoledì 23 febbraio 2011, alle ore 16.30. Questi gli atti all’ordine del giorno:
-Piano attuativo di iniziativa privata per la ristrutturazione un edificio in loc. Montescosso. – Approvazione. Relatore l’Assessore Valeria Cardinali
Il Consiglio Comunale esaminerà quindi gli atti dei Consiglieri, ossia mozioni e ordini del giorno.
“BLOCCO DEL TRAFFICO NELLE ZONE DEL CENTRO CITTÀ E DI PONTE SAN GIOVANNI”/ COMUNICATO STAMPA DEL CONSIGLIERE CARLO FABBRI, PRESIDENTE DELLA I COMMISSIONE CONSILIARE DEL COMUNE DI PERUGIA
In una nota stampa il Consigliere di RC Carlo Fabbri, Presidente della I Commissione consiliare del Comune di Perugia, pone l’accento su alcuni aspetti “non condivisibili” riguardo al blocco del traffico in alcune zone del centro e a Ponte San Giovanni deciso dall’Amministrazione comunale. Fabbri sottolinea che “le direttive europee impongono provvedimenti di blocco del traffico per lo sforamento dei livelli massimi di PM10, che a Perugia è avvenuto nei scorsi giorni ma non nelle giornate interessate al blocco del traffico. Inoltre, il blocco previsto per il prossimo fine settima e stabilito con oltre dieci giorni di anticipo sembra un provvedimento “preso di pancia” anziché dettato da elementi reali e razionali”.
Per Fabbri “le domeniche ecologiche sono importanti ma solo se interessano l’intera città” e non colpiscano con sanzioni amministrative, per l’uso di auto non a norma, soprattutto le persone anziane alle quali, “in un periodo di crisi economica, non possiamo chiedere di sostituire la propria auto”.
Di seguito il comunicato stampa integrale:
“In merito ai provvedimenti presi dal Comune di Perugia con il blocco del traffico nelle zone del centro città e di Ponte San Giovanni, ci sono alcuni aspetti non condivisibili e sui quali vorrei porre l’accento.
Infatti le direttive europee impongono provvedimenti di blocco del traffico per lo sforamento dei livelli massimi di PM10 che in città è si avvenuto nei scorsi giorni ma non nelle giornate interessate al blocco del traffico. Inoltre il blocco previsto per il prossimo fine settima e stabilito con oltre dieci giorni di anticipo sembra un provvedimento “preso di pancia” anziché dettato da elementi reali e razionali.
Credo sia importante incentivare, così come l’amministrazione Boccali sta portando avanti, una seria politica che per l’uso dei mezzi pubblici così come politiche attente allo sviluppo urbanistico per evitare che zone afflitte dal problema dell’inquinamento atmosferico non subiscano ulteriori danni. Le domeniche ecologiche sono importanti ma solo se interessano l’intera città e non colpiscano comportamenti, come quelli denunciati nei giorni scorsi, nei quali cittadini sono stati colpiti da sanzioni amministrative per l’uso della propria auto non a norma: si tratta soprattutto di persone, anche anziane, alle quali, in un periodo di crisi economica e di perdita di potere d’acquisto di stipendi e pensioni, non possiamo chiedere di sostituire la propria auto soprattutto se in ottime condizioni”.