Deragliamento treno Umbria TPL mobilità Spa: un debuttosu ferro dell'Azienda Unica che dimostra la carenza di sicurezza e penalizzazione del ferro denunciata in passato dal sottoscritto.
Perugia, 26 gennaio 2011
Potevano esserci conseguenze ben più gravi nel deragliamento del treno della Umbria TPL nel tratto Acquaparta Massa Martana: è andata bene ma emergono inquietanti interrogativi sulla sicurezza della linea e sugli investimenti nella ex FCU. Purtroppo siamo stati facili ed inascoltati profeti per quanto concerne la forte penalizzazione del ferro, escluso dal Consiglio di Amministrazione della Azienda e saccheggiato nelle proprie disponibilità finanziarie. Come si ricorderà le casse della FCU videro nel corso del 2010 un trasferimento di fondi per un milione di euro verso la mobilità alternativa di Spoleto come a suo tempo sottolineai in un'apposita interrogazione . L'Assessore Rometti replicò non più tardi dello scorso 12 ottobre dichiarando che in un'Azienda unica i fondi debbano andare dove servono al momento. L'incidente di questa mattina dimostra come la ex FCU necessitasse di quei fondi e come occorra una più puntuale manutenzione non solo per essere più competitiva come vettore ma anche e soprattutto per garantire elementari standard di sicurezza. Se la manutenzione della ferrovia regionale deve seguire la stessa sorte delle strade comunali e provinciali non c'è da stare allegri visto che un deragliamento può avere più serie conseguenze di un incidente su gomma, con il serio rischio di implementare il triste primato regionale delle vittime del lavoro. Nelle prossime ore sarà depositata sulla vicenda un'interrogazione a risposta immediata.
Andrea Lignani Marchesani