Perugia, 13 gennaio 2011 - L’estrema sinistra umbra ci ha ormai abituato a schermaglie di natura ideologica, a prefigurare crisi di coalizione e maggioranza, a un comportamento di lotta e di governo finalizzato a maggiori spazi nei luoghi del sottopotere.
Niente di nuovo sotto il sole e l’atteggiamento dell’Italia dei Valori nel DAP non fa eccezione. Intanto la montagna ha partorito il topolino: dalla drastica richiesta di ritiro del Documento si è passati al più modesto inserimento di una risoluzione allegata cosa che verrà prontamente concessa dalla Presidente Marini. Non mancherà occasione nelle prossime settimane di tornare sul DAP ma se c’è una cosa su cui concordiamo con i colleghi Brutti e Dottorini è l’estrema superficialità con cui si sono affrontati alcuni argomenti, superficialità evidentemente determinata non da mancanza di volontà di approfondimento ma dalla necessità di galleggiare tra Scilla e Cariddi, tra il plauso interessato delle categorie e le richieste della sinistra radicale. In tema di rifiuti la problematica della chiusura del ciclo non è affrontata ma giova ricordare agli smemorati che la presenza di un impianto di termovalorizzazione in Provincia (e nel Comune ) di Perugia è stata affermata dal Piano vigente e poi più volte successivamente ribadita dalla maggioranza di Centrosinistra. Infine vorremmo sottolineare che all’interno della Giunta è presente un rappresentante dell’Italia dei Valori , tra l’altro con la qualifica di Vicepresidente, che ha votato a favore del DAP senza alcun distinguo in sede di trasmissione dell’Atto al Consiglio regionale. Delle due l’una: o il Vice presidente della Giunta regionale non è più in accordo con il suo partito di riferimento che l’ha imposta a tale rango senza aver preso lo straccio di un voto, oppure non è in grado di valutare le sensibilità proprie di una forza di lotta e di governo…. Ma nessuno in maggioranza se ne è accorto!
Andrea Lignani Marchesani