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(ASI) Calabria – Lettere in Redazione. La gravissima intimidazione avvenuta la notte scorsa a Polistena contro il compagno Domenico Muià, Assessore Comunale ai Lavori Pubblici, suscita sdegno e riprovazione e richiede una condanna ferma e netta da parte di tutti i settori politici, sociali, civili e culturali.

 

Ciò è tanto più necessario in quanto l’azione efferata compiuta con l’esplosione di ben 4 colpi di fucile calibro 12 caricati a pallettoni contro l’autovettura di Domenico Muià rappresenta un atto di chiaro stampo mafioso che punta a impaurire, spaventare, minacciare.

Ed è evidente che insieme a Domenico Muià e alla sua famiglia, il bersaglio di questa infame iniziativa criminale è costituito dall’Amministrazione Comunale di Polistena a partire dal suo Sindaco Michele Tripodi che solo poco tempo fa è stato fatto oggetto di un’altra azione intimidatoria, con il furto sospetto di due autovetture.

In questi anni, l’impegno dell’Assessore Domenico Muià e di tutta l’Amministrazione Comunale di Polistena è stato fortemente indirizzato a perseguire obiettivi di legalità e trasparenza nella tutela degli interessi pubblici e nel contrasto deciso contro i poteri criminali con azioni concrete e di grande significato: ricordiamo, tra le tante, l’impegno per l’assegnazione dei beni confiscati, la scelta di costituzione di parte civile del Comune in tutti i processi di mafia che riguardano la città di Polistena, l’iniziativa permanente denominata “Stagione dell’Antimafia” che si sta sviluppando con grande partecipazione e grande risalto.

L’azione di rinnovamento, nel solco dell’affermazione dei principi di legalità, onestà e disinteresse, che caratterizzano il profilo del Sindaco e dell’Amministrazione comunale, evidentemente sta creando parecchio fastidio poiché il Comune di Polistena è tornato ad essere un baluardo insormontabile nella lotta contro la ndrangheta e le organizzazioni criminali.

E sbaglia clamorosamente chi oggi pensa, attraverso questi attacchi così riprovevoli, di far tornare indietro le lancette dell’orologio.

Il popolo di Polistena ha diritto di essere amministrato da una Giunta e da una maggioranza liberi da qualsiasi tipo di condizionamento mafioso, capaci di promuovere il bene della comunità e protagonisti di una grande progetto di cambiamento che sta dando frutti copiosi nell’interesse del popolo.

L’Amministrazione Comunale di Polistena, costituita dal PdCI e dagli indipendenti, è stata eletta democraticamente ed è espressione della volontà popolare che non può essere né rovesciata né scardinata con azioni delittuose perpetrate vigliaccamente nell’ombra.

Anche per questo a nome mio personale e del PdCI della Calabria esprimo con grande affetto piena e totale vicinanza e solidarietà al compagno Mimmo Muià ed alla sua famiglia.

A lui, alla sua famiglia, ai compagni di Polistena, alla maggioranza consiliare, all’Amministrazione comunale e al Sindaco indirizziamo il nostro pensiero solidale, li invitiamo ad andare avanti nella battaglia e gli diciamo con forza che non sono soli in questo momento difficile e delicato.

Con loro ci sono certamente i comunisti, ma anche tutti quelli che a Polistena e altrove si battono con coraggio e decisione per difendere i diritti e la libertà di tutti.

Con loro ci devono essere anche le istituzioni democratiche che ciascuno per la propria parte devono impegnarsi a fondo per garantire e tranquillità a Domenico Muià ed alla sua famiglia e per assicurare alla giustizia i vigliacchi responsabili di azioni così scellerate ed infami che turbano la coscienza civile e tentano di fermare la speranza di cambiamento che Polistena rappresenta .

IL SEGRETARIO REGIONALE DEL PdCI

MICHELANGELO TRIPODI

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