(ASI) Lettere in Redazione. Forlì - Berlusconi ha fatto un’altra delle sue uscite: “Ho una pazza idea, stampiamo l’euro con la zecca!”. Già,visto che la B.C.E. di soldi non ce ne vuole dare più, a meno che non rinunciamo a quel poco di libertà che ci è rimasta, il Cav. ha pensato bene di arrangiarsi a stampare la moneta.
E’ possibile o è una boutade? Ci è o ci fa? Dico questo, perché ho letto sul Sole 24Ore che all’art.21 del protocollo annesso al Trattato sull’Unione Europea e ratificato dal Parlamento Italiano c’è scritto: “ Non si consente agli esecutivi degli Stati firmatari del Trattato di esercitare signoraggio in senso stretto: ovvero di appropriarsi di risorse attraverso l’emissione di quella forma di debito inesigibile che è la moneta inconvertibile a corso legale”. Tradotto dal “finanziarese” all’italiano, dovrebbe suonare più o meno così “Tu stato non puoi stampare il denaro a credito, ma ti devi affidare a me Banca Centrale che te lo stampo addebitandolo, cioè gravando il tuo popolo di un debito pubblico”. Chiarissimo,no? Il Cav.,dunque,è entrato in scivolata,ma al contrario di Gattuso quasi sempre puntuale nelle entrate, lui è in ritardo di 20 anni!
Sì, perché è da 20 anni in politica e prima d’ora non si era MAI preoccupato di spiegare a nessuno cosa fosse il debito pubblico e con chi siamo sempre stati indebitati. Io (come altri) è da 5 anni che mi devo arrangiare da solo, sono andato a 2 conferenze, ho letto gli studi del prof. Auriti, docente universitario di Teramo, oggi purtroppo scomparso, studio sempre di più, benché la cosa mi procuri una grande angoscia! Certo è che il Cav. ha ben 3 televisioni, se voleva poteva fare informazione,ma forse non gli conveniva, visto che una banca ce l’ha anche lui. Ma non fa corretta informazione neppure la Rai, televisione di uno Stato etero diretto dalla Banca Centrale! Ma non è che gli altri siano meglio del Cav., vista la profonda amicizia che lega il Monte dei Paschi col P.D.! Insomma, sembra che Berlusconi dicendo quella frase abbia scoperto l’acqua calda.
Da quello che ho studiato, finché sarà la Banca Centrale (che è una s.p.a., non è dello Stato!) a stampare il denaro A DEBITO, cioè addebitando le spese di emissione allo Stato (il cosiddetto signoraggio) + gli interessi per il denaro stampato che la Banca Centrale presta allo Stato, (poiché è lei la proprietaria del denaro stampato,non noi!) il debito pubblico ci sarà sempre indipendentemente dalle politiche di rigore sui conti pubblici! E’ lo Stato che deve stampare il denaro A CREDITO! Così facendo non pagheremmo il signoraggio alla Banca Centrale, inoltre sarebbe lo Stato a prestare alla Banca Centrale il denaro ritornato ad essere finalmente di SUA PROPRIETA’, facendosi anche pagare un interesse dalla banca stessa! Si formerebbe un CREDITO PUBBLICO,non un debito pubblico. Solo così avremo le banche al servizio dello Stato e non viceversa, come invece succede oggi! Ciò non significa però che si potranno abbandonare le politiche di serietà sul controllo dei conti pubblici. Grillo propone di uscire dall’euro, ma ciò può servire SOLO se ci riappropriamo della sovranità monetaria, ossia se lo Stato potrà stampare il denaro.
Se, invece, dobbiamo uscire dall’euro, per incaricare la Banca d’Italia (che non è dello Stato,ma è un altro soggetto privato, una s.p.a.!) di stampare la lira a debito, si farà un altro errore! E non lo dico solo io. Warren Mosler, pres. di Valance Company, consiglia all’Italia, se la situazione diventerà insostenibile, di dichiarare default, poiché la politica di austerity è stata un errore, come lo è stato l’aumento delle tasse. Quella di Monti, per Mosler, è una strategia “criminale”, perché affossa l’economia. Inoltre dopo il default dovremmo ripudiare il debito pubblico e stampare una moneta nostra. Ma “nostra” deve significare – aggiungo io – che DEVE essere lo Stato a farlo, non un privato che per stampare 100 euro o 100 lire ne vuole dallo Stato stesso più del doppio!
Andrea Mantellini
cons. Circoscrizione 1 - Forlì