(ASI) Intervengo nella mia qualità di presidente dello SNARP SINDACATO NAZIONALE ANTIUSURA che, dal 1995, ha assistito ed assiste ininterrottamente più di 50.000 associati, oltre che vice presidente dell’ADIUBAN ASSOCIAZIONE DIFESA UTENTI BANCHE E CONTRIBUENTI
Avendo rilevato la preoccupante escalation dei suicidi per debiti verso banche e verso aziende di riscossione tributi, insieme ad un considerevole incremento del ricorso all’usura per mera responsabilità delle indiscriminate restrizioni bancarie, al fine di evitare che si concretizzi un vero e proprio genocidio, il peggiore dei crimini contro l’umanità, sollecito il Suo Governo affinché modifichi il Decreto legge n. 78/2010 per limitare la validità dell’art. 29 solo ed unicamente nei confronti dei veri evasori fiscali, e ne precluda la sua applicazione ai cittadini e alle imprese contribuenti che, avendo dichiarato i propri redditi, per sfavorevoli congiunture sono impossibilitati ad adempiere al pagamento delle imposte dovute e, a causa della grave crisi economica, depressiva e recessiva che ha colpito l’ Italia, sono esposti al rischio di incostituzionali espropriazioni immobiliari a prezzi vili, chiusura di imprese, fallimenti e distruzione di nuclei famigliari.
Inoltre, la tempestiva attuazione di una sanatoria che preveda la depurazione di tutti gli oneri aggiuntivi ai tributi, quali sanzioni, sovrattasse, more e spese accessorie, con la previsione di pagamento delle sole imposte dovute a mezzo di rateizzazioni bimestrali sino a dieci anni, da maggiorarsi di interessi a saggio legale, in favore dei contribuenti con posizioni incagliate, può rivelarsi la soluzione idonea ad allentare rapidamente lo stato di tensione vissuto da oltre 12 milioni di italiani in gravi difficoltà, per la notevole diminuzione del circolante e conseguentemente del fatturato, e potrà contribuire al salvataggio di migliaia di piccole aziende con i rispettivi lavoratori occupati e costituire un sicuro antidoto alla disperazione che, a far data da gennaio 2011, ha fatto registrare oltre 3200 suicidi per debiti. Sono gli evasori fiscali veri che devono essere opportunamente confiscati dei loro patrimoni, poiché costituiscono il sistema parassitario del nostro Paese che, purtroppo trae il proprio nutrimento dalla cittadinanza sana ed operosa, in cui gli onesti, ritrovandosi impotenti a poter risolvere, scelgono di porre fine alle proprie esistenze. Fiducioso che non vorrà rimanere insensibile al cospetto dei quaranta nuovi suicidi senza apparenti responsabili, e dei 3000 fallimenti dichiarati nei primi tre mesi del 2012, forieri di 45.000 disoccupati, La esorto a valutare con obbiettiva rapidità la soluzione prospettata e La ringrazio per quanto vorrà fare a nome dei tantissimi cittadini che ancora credono nelle Istituzioni e nella Repubblica Costituzionale fondata sul Lavoro, “di tutti”.
Prof. Francesco Petrino
- Docente di Diritto Bancario e Sovranità Monetaria
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