“Il famigerato ‘decreto Abruzzo’ avrebbe dovuto sospendere il decorrere degli interessi sulle rate per quei cittadini che hanno perso la casa e pagano i mutui sulle macerie, ma vi sono banche che speculano sulla tragedia applicando interessi ai limiti dell’usura.
Il Ministro Tremonti intervenga per impedire lo sciacallaggio e sostenere concretamente gli abruzzesi, dimostrando così che le esternazioni del Governo non sono solo propaganda”. È quanto emerge da un’interrogazione al Ministero dell’Economia inviata dai senatori Idv Lannutti, Mascitelli e Carlino.
Spiegano gli esponenti dell’Italia dei Valori: “Il decreto aveva congelato le rate da aprile a dicembre dello scorso anno e poi, con un accordo tra Abi e Governo, da gennaio a giugno 2010, e su quelle quote non dovevano decorrere gli interessi. Invece ai cittadini sono stati applicati i tassi maturati nei nove mesi del 2009 con l’applicazione di condizioni a dir poco esose: in particolare l’Agenzia n. 2 della Banca Carispaq, nonostante i cittadini abbiano perso la casa e paghino il mutuo sulle macerie, applica interessi che eccedono di oltre dieci volte il tasso soglia previsto dalla legge. Numerose le interrogazioni dell’Idv sulla questione, mentre da parte della banca solo risposte evasive che vorrebbero smentire la realtà incontestabile dei fatti, e intanto le vessazioni nei confronti degli abruzzesi continuano”.
Concludono i senatori Idv: “Bankitalia ha il dovere di vigilare sulle speculazioni bancarie, mentre il Governo deve adottare iniziative per favorire il rispetto del decreto varato e la ripresa delle famiglie ormai in ginocchio, sanzionando le condizioni usuraie che l’istituto di credito applica biecamente ai terremotati”.
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