(ASI) Lettere in Redazione. Roma - Totalmente false le affermazioni del senatore Giovanardi (PdL), rilasciate ieri all'agenzia stampa Asca, che difende faziosamente, in quanto necessaria, la sperimentazione sugli animali. Evidentemente lo scherano delle lobby farmaceutiche ignora la materia, visto che la sperimentazione animale non è scienza ma una pratica obsoleta non predittiva per il genere umano.
La bibliografia scientifica è ormai piena di pubblicazioni che criticano e invalidano la vivisezione ma nessun testo scientifico riporta testimonianze sui benefici della stessa. Il movimento di scienziati che si oppone alla vivisezione sulla base di teorie unicamente scientifiche sta crescendo esponenzialmente e sono sempre più frequenti gli articoli che, su riviste scientifiche prestigiose, muovono pesante critiche a questo metodo di ricerca, alcuni esempi: Journal of the American Medical Association, British Medical Journal, Nature, Annals of Neurology, Le Scienze, The Development of New Cardiovascular Drugs ,Perspectives in Biology and Medicine, Pharmacy International, Lancet, Cancer-causing Chemicals, The Guardian, Occupational Lung Disorders, Toxicology and Industrial Health.
La sperimentazione animale è la conferma della connivenza tra le lobbies farmaceutiche e quella classe politica corrotta e senza scrupoli il cui intento è garantire profitto e protezione legale. Nessuna risposta è mai pervenuta dai vivisettori circa i milioni di morti causati dal fumo di tabacco, benzene, fibra di vetro ed amianto , sostanze innocue testate su animali, o circa i disastri farmacologici di Talidomide, Des, Bextra e Vioxx, anch'essi innocui su animali, solo per citare alcuni esempi visto il ritiro dal commercio di oltre 200.000 farmaci.
La vivisezione oltre ad essere dannosa rallenta la ricerca scientifica, studi sugli animali avevano previsto che i beta-bloccanti non avrebbero abbassato la pressione sanguigna. Come conseguenza di ciò il loro sviluppo fu bloccato. Persino i ricercatori che praticano esperimenti su animali hanno dovuto ammettere il fallimento di modelli animali di ipertensione al riguardo, ma nel frattempo ci sono state migliaia di vittime di ictus. Si possono senz'altro trovare casi in cui il risultato su una data specie animale, o su più specie, è stato lo stesso ottenuto nell'uomo. Ma lo si è saputo solo dopo. Per saperlo, si è dovuto provare sull'uomo. Sempre e comunque: i test su animali non hanno saputo dare un risultato affidabile a priori. La sperimentazione animale non assolve il compito che le è stato affidato: fornire dei dati utili per tutelare, preventivamente, l’uomo.
Grave colposa o dolosa omissione circa i metodi alternativi scientifici che hanno dimostrato totale affidabilità e rapidità dei test con forte riduzione dei costi.
Afferma il presidente del Partito Animalista Europeo, Stefano Fuccelli.
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