(ASI)"L'identità di un popolo sta nella sua Lingua"(Dante Alighieri). Quindi, la sovranità e la continuità culturale passa soprattutto attraverso la salvaguardia della lingua madre. Questa è una verità da cui non si può e deve prescindere, una battaglia culturale e politica da sostenere. Per raggiungere questa reale indipendenza occorrono politici veri, uomini che guidano lo Stato saggiamente ed amano realmente la Patria. L'Italia non necessita, come da tempo accade, che imbaculi ed avidi personaggi vengono messi ai vertici non per meriti, ma solo per soddifare i vari potentati economici apolidi.
Per questo, oltre a sopportare la tirannia di un poco leggitimo governo tecnico con a capo Monti. Un uomo che ha rappresentato ai massimi livelli l'alta rfinanza e che ha saputo, senza colpo ferire, mettere subito il silenziatore al parlamento e la musaruola ai partiti. Un economista, nominato da Napolitan senatore a vita. Parlamentare non votato dagli italiani, prestato alla politica che vedere il suo sposor massimo nell'ingegnere De Benedetti. Monti, entrato in parlamento l'11/11/2011, ha subito dato vita ad una spuria, nonché poco gradita dal popolo, coalizione (in merito a ciò vi chiedo di rileggere attentamento e di meditare bene sul reale significato dell'articolo 1 della Costituzione che testualmente recita: L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione).
Infatti, quello che dal Paese reale sempre più sofferente, insoddisfatto e tassato si percepisce della contraddittoria e incoerente unione forzata di realtà partitiche assai diverse è che siamo di fronte ad un pasticcio parlamentare che è un infecondo affastellamento di persone, tenute unite solo da interessi contrapposti che finiscono però per soddisfare le stesse richieste e la voracità della finanza speculativa internazionale.
Di più, la gente normale si è fatta l'idea che la miscellania dei partiti che sostengono l'attuate esecutivo tecnico è qualcosa che può essere garbatamente definita un'indecifrabile e perniciosa mamellata avariata. Una soluzione politica inadatta a soddisfare le legittime esigenze e i giusti interessi degli italiani, che lo rimarco, in nome e per conto dei quali devono governare. Il che deve assolutamente significa amministrare bene la cosa pubblica in favore del popolo italiano. Non il suop esatto contrario. Vi sembra che il governo tecmnico a guida Montio lo stia facendo? Opuure no... La riprova sta nei fatti.
Ecco perché all'aparir del vero... non ci si deve sorprendere più di tanto se al Politecnico di Milano si parlerà solo inglese dal 2014 . Così ha stabilito il rettore Giovanni Azzone per tutte le attività didattiche che verranno svolte nel prossimo futuro nell'ateneo milanese . Alla faccia dei 150anni della unità d' Italia che rappresenta "il giusto ringraziamento" al presidente Napolitano che si è tanto speso pure per la unitarietà linguistica italiana. (Perchè solo l'inglese e non anche in Italiano. Carneade chi è costui che decide e stabilisce che non è apprpriata la nostra lingua madre a formare qualitativamente gli studenti... un qualunque... azzone, pronunciato alla fiorentina...Totò gli avrebbe risposto: "Mi faccia il piacere...se ne vada...". Magari, con biglietto solo andata. Destinazione: la perfida Albione...).
C'è qualche intellettuale che si indigna per questa negativa deriva? Per questa retrocessione culturale? Non certo quanti sanno bene che la lingua ufficiale dei nostri "professoroni" invece di essere quella sublime di Dante, lo è, per la loro interessata sottomissione culturale, quella dei padroni del mondo , signori del globalismo e del turbo-capitalismo: l' inglese ! Chiaramente per certi micropensatori nostrani, il capitale umano di qualità è solo quello che si forma, parla e pensa nella lingua dei loro padroni e non dal sapare dei nostri padri e dalle nostre antiche, sagge origini culturali che sono greco-latine.
Sed mala tempora currunt...Una volta gli italiani erano unananinemente riconosciuti come un popolo di navigatori,di poeti, di santi, di artisti e di eroi, non a caso il patriminio mondiale artistica alberga in Italia. Oggi il nostro sapere che vive nela nostra lingua è diventato un lessico inutile.
Ciò profondamente mi indigna e offende non solo come italiano, ma anche come europeo. Per cui, grazie anche a chi ci governa, quello che aspetterà gli studenti che frequnteranno nel 2014 il Politecnico è vergognoso: l'italiano non idoneo a educare la classe dirigente del futuro. Però ciò accade pure a causa dell'ignavia della nostra gente che tollera, sopporta i calci in faccia che il merito paziente riceve dai mediocri...Provate solo a proporre la stessa cosa in Francie e Spagna, vi accorgerete che l'operazione, per l'amor di patria che è prioprio a queli popoli, non è pensabile. Allora la questione deve farci riflettere sul concetto e suna semplice connstatazione: o una nazione è sovrana o è serva. Nel secondo caso non fa gli interessi della sua gente.
Il Sommo Poeta Dante Alighieri, nella Divina Commedia, canto IV del purgatorio ci aveva già avvisato del pericolo che corre il popolo italiano quando è senza un'autentica guida politica che ami veramente il Bel Paese e la sua genia. Infatti il Padre della Lingua Italiana scriveva. "" Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta,non donna di province, ma bordello"!
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