(ASI) Roma. - ‘La carenza di lavoratori stagionali nel settore turismo italiano è sempre più grave: stime di Confcommercio parlano di 260mila lavoratori mancanti nel 2025. Questo dato ha ripercussioni sulla qualità dell’offerta e sulla qualità dei servizi, porta ad un aumento dei costi e danneggia l’immagine delle destinazioni turistiche.
Se vogliamo affrontare il problema e trovare soluzioni efficaci non possiamo chiudere gli occhi sulle principali criticità del settore, tra cui le condizioni di lavoro spesso massacranti e gli stipendi bassi e stagnanti. Se non si comprendono questi aspetti diventa impossibile rendere più attrattivo, soprattutto per i giovani, il lavoro stagionale. Serve un cambio di paradigma che punti a migliorare le condizioni lavorative, rendere i salari competitivi rispetto ad altri settori e al costo della vita, ridurre gli orari per garantire il work-life balance, investire in formazione e carriera, creare reali opportunità di crescita professionale all'interno delle aziende o della filiera turistica. Fino ad oggi una parte della politica e il mercato del lavoro davano la colpa al Reddito di cittadinanza, adesso a chi la si vuole dare? Senza interventi strutturali e coraggiosi il settore turistico rischia un declino nella qualità e competitività, con gravi danni per un pilastro dell'economia italiana. Le proposte politiche del M5S in tal senso sono pronte in parlamento, ora tocca al Governo, se ne è capace, dare risposte adeguate al settore”. Così in una nota il senatore del Movimento 5 Stelle Marco Croatti.