(ASI) “Salvare l’Europa e questo sistema con riforme.. come vogliono farci credere? Impossibile perché il capitalismo e l’Europa non sono malati, ma sono la malattia. Abbiamo il dovere di far comprendere ai lavoratori e a tutti i popoli europei l’inganno che in questi mesi, politici, media e sindacati concertativi stanno inscenando, sotto la direzione dei poteri forti economico-finanziari.
Dietro la richiesta di un ruolo più forte dell’Unione Europea, dietro la prospettiva di un’Europa più unita politicamente e democratica si celano solo illusioni. Un’Europa democratica e popolare non esisterà mai fino a quando esisterà il capitalismo e la logica del profitto. Chi invoca un ruolo più forte dell’Europa invoca nella realtà misure a danno dei lavoratori, tagli della spesa pubblica, dell’assistenza, delle pensioni, degli stipendi e dei diritti. Questo vuole l’Europa: servire gli interessi delle banche e dei monopòli, a qualsiasi costo per i lavoratori ed i popoli europei. Per questo, senza se’ e senza ma’, riteniamo una priorità per il popolo italiano e tutti i popoli europei liberarsi dalle catene dell’Unione Europea. Dietro la finta retorica democratica si celano in realtà vincoli e scelte mai sottoposte all’approvazione dai cittadini europei. Nessuno ha mai votato i trattati europei, i paesi che lo hanno fatto sono stati costretti a rivotare fino a quando i risultati non fossero conformi alle volontà dell’UE. E’ ora di dirlo senza mezze parole: l’Unione Europea è contro i lavoratori, noi siamo apertamente contro l’Unione Europea”.
Redazione Agenzia Stampa Italia
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