(ASI) "Il nuovo attacco militare statunitense in Medio Oriente, lanciato da Donald Trump, rappresenta una pericolosissima escalation in un'area già segnata da decenni di guerre, occupazioni e destabilizzazione. Si tratta di un atto di aggressione che viola il diritto internazionale e rischia di aprire un nuovo fronte di guerra su scala globale.
Di fronte a questo scenario, il silenzio e l'ambiguità del governo Meloni sono inaccettabili. Limitarsi a generici appelli alla prudenza, senza condannare apertamente l'intervento statunitense, significa di fatto legittimarlo. Il nostro Paese, che per Costituzione ripudia la guerra, non può essere complice né spettatore passivo della strategia di dominio portata avanti dagli Stati Uniti e dai loro alleati.
Riteniamo gravissimo che le basi militari USA e NATO presenti sul territorio italiano possano essere utilizzate come strumenti operativi di questa ennesima guerra imperialista. L'Italia deve impedire con ogni mezzo che dal proprio suolo partano aerei, armi o rifornimenti destinati a colpire altri popoli. Non possiamo continuare a tollerare che la sovranità del nostro Paese sia svenduta per obbedire ai diktat di Washington e della NATO.
Chiediamo che il governo italiano prenda una posizione netta e coraggiosa: condanni l'attacco degli Stati Uniti, escluda ogni coinvolgimento diretto o indiretto nelle operazioni militari in corso e si adoperi per un'uscita dalla logica della guerra. L'Italia deve scegliere la pace, la cooperazione, il disarmo, in coerenza con i valori della Resistenza e con il dettato costituzionale".
Lo dichiara in una nota Giovanni Barbera della Direzione nazionale di Rifondazione Comunista.