(ASI) "Un altro effetto paradossale della riforma fiscale a rate di questo governo. I contribuenti che pagano l'Irpef sono chiamati a versare acconti più alti o non dovuti per due anni di seguito: il 2024 e il 2025.
Devono cioè fare un prestito senza interessi alle casse dello Stato.Un'operazione senza trasparenza, passata in sordina l'anno scorso e di cui, senza la denuncia della Cgil, molti contribuenti non si sarebbero accorti neppure quest'anno, perché sarà nascosta nei conti della precompilata. Niente invece viene chiesto a chi ha redditi cui non si applica l'Irpef: percettori di redditi di capitale, forfetari, percettori di affitti eccetera.
Presenteremo una interrogazione al ministero dell'Economia per sapere a quanto ammonta nei due anni questo prestito senza interessi, quanti e quali sono i contribuenti interessati e in che modo si è tenuto conto di questi effetti di cassa nel bilancio dello Stato".Così in una nota Maria Cecilia Guerra della segreteria del Partito Democratico, responsabile Lavoro.