(ASI) Simonetta Ceraudo (Presidente dell'Ordine dei Geologi del Lazio): "Nella Giornata Mondiale dell'Acqua l'Ordine dei Geologi del Lazio sottolinea, inoltre, l'importanza di una gestione sostenibile delle risorse idriche e promuove con forza un percorso di revisione normativa avviato dal Parlamento italiano.
Questa riforma deve rappresentare un'opportunità per semplificare e razionalizzare le competenze tra i vari enti coinvolti, promuovendo un Testo Unico sull'Acqua che garantisca una gestione efficace, equa e sostenibile di questo bene essenziale. Se non agiamo ora, le proiezioni sono allarmanti: entro il 2050, almeno una persona su quattro potrebbe affrontare carenze idriche croniche o ricorrenti. Questo scenario non è accettabile".
"Oggi, in occasione della Giornata Mondiale dell'Acqua, vogliamo riaffermare con forza un concetto fondamentale: l'acqua è un diritto universale e un bene prezioso, da tutelare per le generazioni presenti e future.
Nonostante l'Agenda 2030 delle Nazioni Unite preveda, tra gli obiettivi di sviluppo sostenibile, l'accesso universale all'acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari, ad oggi siamo ben lontani dal raggiungimento di questo traguardo. La crisi idrica globale è una realtà sempre più evidente, e solo azioni concrete e condivise possono invertire questa tendenza.
Un fenomeno preoccupante che aggrava la situazione è l'abusivismo legato agli allacci idrici e ai pozzi non autorizzati. Queste pratiche illecite non solo compromettono la gestione sostenibile delle risorse idriche, ma rappresentano anche un grave danno per l'intera collettività.
L'Ordine dei Geologi del Lazio sottolinea, inoltre, l'importanza di una gestione sostenibile delle risorse idriche e promuove con forza un percorso di revisione normativa avviato dal Parlamento italiano.
Questa riforma deve rappresentare un'opportunità per semplificare e razionalizzare le competenze tra i vari enti coinvolti, promuovendo un Testo Unico sull'Acqua che garantisca una gestione efficace, equa e sostenibile di questo bene essenziale. Se non agiamo ora, le proiezioni sono allarmanti: entro il 2050, almeno una persona su quattro potrebbe affrontare carenze idriche croniche o ricorrenti. Questo scenario non è accettabile.
L'acqua riguarda tutti. Ognuno di noi può e deve contribuire, attraverso scelte consapevoli nel consumo quotidiano, sostenendo politiche e pratiche di tutela delle risorse idriche. L'impegno collettivo è la chiave per garantire un futuro in cui l'accesso all'acqua non sia un privilegio, ma un diritto garantito per tutti. Non possiamo più permetterci di rimandare. Il momento di agire è adesso". Lo ha dichiarato Simonetta Ceraudo, Presidente dell'Ordine dei Geologi del Lazio.