(ASI) Roma – “Non ci è chiaro come maggioranza e governo vogliano riformare e migliorare il sistema istruzione senza metterci un euro ed anzi tagliando gli investimenti, che per loro sono solo una “spesa”.
Anche su liceo del Made in Italy, misura propagandistica volta a piegare l’istruzione al sistema produttivo e al mercato, non c’è ombra di investimenti. E pensare che addirittura l’Estonia, ritenuto Paese guida nel campo dell’istruzione, ha deciso di tornare indietro sull’indirizzo di puntare solo sugli indirizzi tecnici. Sono le stesse imprese infatti ad aver compreso che senza competenze cognitive è inutile formare tecnici, perché ciò che conta sarà governare le nuove tecnologie. Al contrario competenze troppo tecniche lasceranno il passo all’evoluzione economica e tecnologica. Noi crediamo in un modello di istruzione pubblica, il cui obiettivo non è creare futuri lavoratori sottopagati ma innanzitutto cittadini pensanti. Comunque, anche alla luce del flop del liceo del Made in Italy e visti i tagli di quasi 8000 risorse contenuti in manovra, avevamo proposto che se anche questo indirizzo resta almeno i suoi docenti venissero valorizzati e incrementati. Ma questa maggioranza ha detto di NO”. Così in una nota la deputata M5S Anna Laura Orrico.