(ASI) "Un'inchiesta del Guardian racconta che si sta realizzando quello che diverse ONG e organizzazioni umanitarie da mesi paventavano come un rischio e che noi stessi avevamo denunciato.
L'accordo Italia-Tunisia sulla gestione dei flussi migratori ha prodotto un'ondata repressiva sconvolgente, con violenze e abusi nei confronti di donne, uomini, bambine e bambini in fuga. Il cosiddetto "calo dei numeri" riguardanti gli arrivi a cui ha tante volte fatto riferimento la presidente Meloni ha, come descritto dall'autorevole giornale inglese, un risvolto terrificante della medaglia. Ed è il prezzo pagato dai migranti.
Come già accaduto in Libia in passato, le misure di contenimento degli arrivi possono produrre non solo la sistematica violazione dei diritti umani, ma un meccanismo di ricatto nelle mani di autorità dispotiche e senza scrupoli, pronte a riaprire i canali delle migrazioni irregolari come strumento di pressione sui partner europei.Ecco perché bisognerebbe invece investire su canali d'accesso legali e sicuri e una diversa e più lungimirante politica europea solidale, che non scarichi la responsabilità sui paesi di primo approdo come l'Italia. Su questi terreni continueremo, innanzitutto attraverso l'azione parlamentare, a dare battaglia a tutti i livelli. " Così dichiarano in una nota Peppe Provenzano (responsabile Esteri) e Pierfrancesco Maiorino (responsabile Immigrazione) della segreteria del Partito Democratico.