(ASI) "Vietare la manifestazione nazionale di solidarietà alla Palestina, già programmata per il 5 ottobre a Roma, rappresenterebbe un abuso senza precedenti da parte di un governo che, peraltro, è già sotto gli occhi del mondo per la sua matrice politica e per gli inquietanti segnali di involuzione democratica che provengono dal nostro Paese. Ricordiamo che la libertà di manifestare è anche uno dei principali diritti costituzionali, oltre ad essere uno degli architravi della democrazia.
Poi, visto quello che sta succedendo in Palestina, dove è in atto un vero e proprio genocidio di cui il nostro governo è anche complice insieme ad altri, impedire lo svolgimento del corteo significherebbe inasprire ulteriormente gli animi anche perchè la motivazione del pericolo di ordine pubblico non regge da nessun punto di vista. Anzi utilizzare tale ridicola motivazione è anche controproducente perchè rappresenta una vera e propria provocazione in quanto i problemi di ordine pubblico rischierebbero semmai di essere provocati proprio dalla decisione liberticida di negare il corteo. Auspico che nel governo Meloni prevalga il buon senso". Lo dichiara in una nota Giovanni Barbera membro del comitato politico nazionale di Rifondazione Comunista.