(ASI) "È in corso una sorta di "sciopero democratico" da parte dell'elettorato femminile che ha visto la barra dell'astensionismo salire vertiginosamente, a nulla valendo le mobilitazioni per la pace e contro la violenza sulle donne, le discriminazioni e le disuguaglianze di genere.
A questo si aggiunge la difficoltà dei Paesi dell'Unione a riconoscere la parità di genere come valore fondativo dell'Europa e malgrado la richiesta di Ursula Von der Leyen, sinora la gran parte degli stati membri hanno indicato uomini per la composizione della Commissione europea. Finché le donne non si sentiranno davvero libere e rappresentate nei loro bisogni concreti, diserteranno i luoghi di una democrazia incompiuta e inadeguata". Così Roberta Mori, Portavoce della Conferenza nazionale delle Donne Democratiche, a margine dell'iniziativa "Fidiamoci di noi. Partecipazione democratica delle donne e diritto alla felicità" che si è svolta questa sera alla "Festa Nazionale dell'Unità - Costruiamo l'Alternativa" a Reggio Emilia.