(ASI) "In queste ore il nostro primo pensiero va ai quattro operatori ricoverati al Sant'Eugenio in prognosi riservata per le gravi ustioni causate dal terribile incendio scoppiato ieri a Roma, nella zona di Torre Spaccata, a cui esprimiamo con forza tutta la nostra vicinanza.
Quello che non possiamo invece accettare sono le dichiarazioni del presidente della Regione Lazio Rocca e dell'Assessore al Bilancio Righini che sembrano voler scaricare le loro responsabilità solo cambiamento climatico e al mancato rispetto delle regole per prevenire gli incendi da parte dei cittadini. Spetterà sicuramente alla magistratura indagare sulle responsabilità del rogo e su quanto accaduto ai quattro operatori, un vigile del fuoco e tre volontari della protezione civile, rimasti gravemente ustionati dall'incendio che stavano provando a spegnere, ma alcune situazioni non possono essere più sottaciute. Basti pensare alla grave carenza di organico dei Vigili del Fuoco denunciata solo pochi giorni fa da diverse rappresentanze sindacali di Roma e provincia. Tali organizzazioni hanno denunciato la carenza di 700 vigili del fuoco che, di fatto, riduce la capacità operativa del suddetto corpo, determinando anche un sovraccarico di lavoro, fisico e mentale, che influisce negativamente sulla capacità di saper rispondere prontamente alle emergenze, soprattutto nei mesi estivi. Accanto alla carenza di organico, tali organizzazioni sindacali hanno denunciato anche altre criticità di carattere organizzativo e finanziario, come la scarsa disponibilità di automezzi e di equipaggiamenti protettivi, compresi quelli di protezione individuale che dovrebbero garantire la sicurezza personale dei vigili del fuoco. Oltre a ciò, c'è il grave problema dell'abbandono delle aree verdi da parte delle amministrazioni locali che favorisce la propagazione degli incendi ed un uso improprio uso dei volontari di protezione civile che vengono utilizzati per sopperire alla carenza di personale dei vigili del fuoco con mezzi obsoleti e non sempre idonei. Ad esempio, sembrerebbe che sia proprio l'esplosione dell'automezzo multifunzione denominato MOG, in comodato d'uso all'associazione di volontariato, rimasto bloccato tra le fiamme per un guasto, ad aver causato le gravi ustioni agli operatori ricoverati. Tutto ciò è veramente intollerabile non solo per la distruzione delle aree verdi, ma anche per la sicurezza dei cittadini e di quanti devono intervenire in queste situazioni di emergenza". È quanto afferma in una nota Giovanni Barbera, membro del comitato politico nazionale di Rifondazione Comunista.