(ASI) Roma - Il Sottosegretario alla Difesa, Sen. Isabella Rauti, ha partecipato oggi al 'Laboratorio Alta Quota', l'evento di presentazione dei risultati sperimentali del 'Campo Alta Quota 2023', il progetto di ricerca condotto a 3500 metri di altitudine sul Monte Bianco - in un ambiente assimilabile all'Artico - dal Centro Addestramento Alpino - Scuola Militare dell'Esercito, in partnership con il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), le Università di Bologna e Milano e la Società Italiana di Medicina di Montagna.
L'intera giornata di lavori è stata organizzata dall'Esercito Italiano e promossa dalla Fondazione Cortina, con il patrocinio della Regione Veneto e della Regione Valle D'Aosta.
In mattinata sul Monte Lagazuoi i ricercatori scientifici hanno presentato i dati dei test effettuati al 'Campo Alta Quota 23', per gli aspetti cognitivi e medici e di human performance in un'operazione militare simulata in condizioni climatiche estreme.
Nel pomeriggio, Cortina ha ospitato l'incontro pubblico intitolato "Dal Campo Alta Quota all'Artico", dedicato alle ricadute scientifiche, industriali ed economiche delle sperimentazioni e delle ricerche; ed in particolare all'attenzione della Difesa per la regione artica in termini geopolitici e geostrategici.
"Il Laboratorio Alta Quota mette a sistema i risultati scientifici del 2023 e apre a una nuova campagna per il 2024. La Difesa sta sviluppando progetti innovativi in partnership con le università e il mondo dell'industria, muovendosi come sistema Paese perché solo così si riesce a difendere l'interesse nazionale ovvero della comunità ", così Rauti nel suo intervento.
"L'Artico è una regione chiave per l'interesse nazionale e la sicurezza globale. L'Italia e la Difesa hanno un'attenzione crescente per la regione artica perché è la nuova frontiera in cui si gioca molto del futuro di tutti . La regione è straordinariamente ricca di materie prime strategiche e di terre rare e lo scioglimento dei ghiacci sta rendendo l'Artico più accessibile e dotato di nuove rotte marittime. È una regione in cui tensioni e rivendicazioni si scatenano dopo l'invasione russa dell'Ucraina, e l'area diventa scenario di competizione tra attori internazionali fondamentali e con diverse posture talune molto assertive ", ha proseguito il Sottosegretario.
"L'Italia - Paese Osservatore del Consiglio Artico - può essere un traino per Unione Europea, che deve essere più centrale nell'Artico. La Difesa è presente nella regione con la partecipazione delle Truppe Alpine dell'Esercito e di unità della Marina Militare alle esercitazioni alleate al Circolo Polare Artico e ad alcuni progetti di ricerca scientifica . La postura e l'approccio italiano è collaborativo e proattivo, nell'ambito di una visione multilaterale e di cooperazione interdisciplinare che punta ad un equilibrio geopolitico globale", ha concluso Rauti.
*Fonte foto; Ministero della Difesa che ringraziamo per gli mscatti che ci ha inviato.