(ASI) "Dopo il danno anche la beffa: per ben tre volte l’evento di presentazione del libro di Vannacci e’ stato annullato per le pressioni (poco ortodosse) ricevute dai gestori delle location.
Sono io, il danneggiato che avrei dovuto denunciare, non essere persino denunciato. E ‘ proprio un mondo al contrario! Chi manifesta per “i diritti” nega poi il diritto di parola e opinione agli altri. Bella coerenza. Mi ricordo molto bene la voce spaventata di quel sabato mattina del titolare dell’hotel San Marco che mi riferiva sulle telefonate anonime e di altre forme di pressione ricevute che danneggiavano la sua attività per indurlo a far annullare l’evento. L’ho risentito ieri e ha riconfermato quanto mi aveva detto. Fu allora che scrissi il comunicato: non ne potevo più. In poche ore dovetti riorganizzare tutto, con costi e disagi aggiuntivi, a Tregnago dove poi arrivarono oltre seicento persone, molte costrette a rimanere fuori dal gia’ capiente auditorium. A differenza loro nella mia vita non ho mai querelato nessuno perché ritengo sacra l’opinione degli altri (anche la loro che pur non condivido) anche quando e’ al limite della diffamazione ma mi sono sempre difeso dichiarando a voce alta e senza timore le mie ragioni. Non si deve temere la verità. Questa dovrebbe essere la democrazia e non il bavaglio delle idee usando lo strumento della querela." Cosí in una nota, Stefano Valdegamberi, Consigliere Regionale del Veneto.