(ASI) "In relazione all'Interrogazione che ho rivolto alla Commissione, con l'obiettivo di ricevere una serie di informazioni per chiarire la questione dell'esclusione dei soggetti celiaci dalle forze armate e dalla polizia e per capire se riguardi anche altri Stati membri nonché se ritenga opportuno promuovere iniziative volte a contrastare tale discriminazione e garantire una maggiore equità nell'accesso,
Helena Dallia, a nome della Commissione europea, ha dichiarato che, “la direttiva 2000/78/CE del Consiglio ("direttiva sulla parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro") vieta le discriminazioni, comprese tra l'altro quelle fondate sugli handicap, in materia di occupazione e di condizioni di lavoro, anche per quanto attiene alle condizioni di accesso all'occupazione. Non esiste una giurisprudenza consolidata dell'UE che qualifichi la celiachia come disabilità.
La nozione di "handicap" di cui alla direttiva sulla parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro deve essere interpretata nel senso che essa include una condizione patologica causata da una malattia diagnosticata come curabile o incurabile, qualora tale malattia comporti una limitazione, risultante in particolare da menomazioni fisiche, mentali o psichiche, che, in interazione con barriere di diversa natura, possa ostacolare la piena ed effettiva partecipazione della persona interessata alla vita professionale su base di uguaglianza con gli altri lavoratori, e tale limitazione sia di lunga durata.
Gli Stati membri possono tuttavia prevedere che la direttiva sulla parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro, nella misura in cui attiene alle discriminazioni fondate sull'handicap o sull'età, non si applichi alle forze armate. L'Italia è tra gli Stati membri che, avvalendosi di tale disposizione, hanno introdotto un'esenzione per le forze armate in relazione ai fattori di età e di handicap1. Cipro, la Danimarca, la Francia, la Grecia, l'Irlanda, la Lituania, Malta e la Slovacchia sono altri paesi che hanno introdotto la stessa eccezione. Per quanto riguarda infine la Germania e la Repubblica ceca, le norme antidiscriminatorie che si applicano alle forze armate non contemplano l'handicap e l'età.
Per la Commissione la lotta alle discriminazioni rimane una priorità in tutti i settori in cui è competente a intervenire” - È quanto dichiarato da Matteo Gazzini, Europarlamentare di Forza Italia.